Chiara Ferragni: «Travolta da un'ondata di odio, pronta a restituire tutto. Con Fedez crisi forte ma ci sentiamo. Se è solo un momento? Vediamo...»

Lunedì 4 Marzo 2024, 08:28 | 2 Minuti di Lettura

Il caso Pandoro

«Fino alla sentenza dell'Antitrust, credevo di aver fatto tutto bene, comprese le attività benefiche. Dopo ho capito che qualche errore c'era stato», ha detto a proposito del caso Pandoro. «Non sono d'accordo sul fatto che la beneficenza vada fatta in silenzio, perché io l'ho fatto spesso per creare effetti emulativi. Lo abbiamo fatto io e Fedez anche durante il Covid».

«Se c'è stato un fraintendimento e le persone hanno capito male, le cose si potevano fare meglio. Se è stato così, c'è stato un errore. Che consiglio mi darei ora? Di non essere sempre perfetta e tutta di un pezzo, devo far vedere anche le imperfezioni. Da piccola guardavo le modelle e le star, sono arrivata a realizzare sogni che avevo da bambina eppure le insicurezze sono le stesse. È importante parlare delle fragilità che non vanno mai via». Sulla beneficenza: «Ora c'è una normativa più chiara. Dopo il caso Balocco ho fatto un video, volevo che le persone sapessero che c'era buona fede, io pensavo anche di essere truccata decentemente (ride, ndr). Ma l'idea era: "Chiedo scusa, voglio dimostrare la mia buona fede e non farò più attività del genere. E sono pronta a restituire tutto". Sarebbe stato meglio scollegare le due attività».

Poi sulla tuta grigia del video spiega: «Si vedono le occhiaie, ma mi ero truccata a modo mio. Tutti ci hanno letto chissà cosa. C'è chi mi crede e vede il mio modo di essere autentica, c'è chi non lo farà mai e io non posso farci nulla. Col senno di poi non farei questo tipo di operazione, farei attività benefiche o commerciali in maniera separata, legarle ha creato fraintendimenti».

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