URBINO L’inverosimile in politica si vive in questi giorni sotto i torricini in vista delle elezioni amministrative del 2024. Nicola Rossi, capogruppo della lista civica Liberi per cambiare che guida la coalizione di centrodestra, il gruppo trasversale capeggiato dal sindaco Maurizio Gambini che per la maggior parte è composto da figure provenienti dal centrosinistra, ha incontrato Federico Scaramucci, ex segretario locale del Pd ed ex candidato alle primarie del Pd per le elezioni di 10 anni fa (vinte proprio da Gambini contro Maricla Muci), oggi potenziale candidato di punta di un centrosinistra allargato, che sogna di tornare a conquistare il palazzo di via Puccinotti.
L’apertura al dialogo
«A Urbino la confusione regna sovrana? Potrebbe sembrare – ammette Federico Scaramucci –.Confermo di essermi incontrato con Nicola Rossi.
«Ho ringraziato sinceramente per la stima ma è ancora presto, occorre conoscere anche con che sistema elettorale ci avvicineremo alle urne. Io ho aperto le porte e mi sono confrontato. Non nascondo il mio orientamento, occorre capire i progetti per la città. Se non c’è il terzo mandato ci saranno molti aspiranti candidati sindaco nella maggioranza».
«Schieramenti meno rigidi»
«Mi ha fatto piacere, non lo nego - riconosce Scaramucci -. È una novità rispetto agli schieramenti molto rigidi di qualche stagione fa. La mia collocazione, ripeto, è chiara (Pd e centrosinistra allargato, ndr). Ora molto dipenderà dalle persone che vogliono essere in campo».
Dopo il 2014 Scaramucci si è dedicato alla sua professione nel settore turistico. «Ho fatto il mio lavoro, quello che mi riesce di più e che mi ha dato soddisfazioni a iosa - afferma - ma mi interessa, non sarebbe giusto nasconderlo, lo sviluppo della città e del territorio. Vedremo quello che accadrà. Ma non ho intenzione di sparigliare le carte: mi hanno cercato e io ero molto tranquillo».
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