SAN COSTANZO - Risveglio con il boato ieri mattina per i residenti del Fanese mentre nel Pesarese l’impatto è stato inferiore. Una scossa di terremoto ha svegliato tutti: è stata di lieve entità (magnitudo 3.0) con epicentro a 2 chilometri a sudest di Saltara. In molti hanno avvertito distintamente il tremolio e sui social poi hanno trovato conferma che si trattava di una scossa di terremoto. Monitorato l’arco di Cerasa, sul quale erano emerse crepe che hanno richiesto nelle scorse settimane il sopralluogo dell’ufficio tecnico comunale e dei vigili del fuoco e la messa in sicurezza con ponteggio e transenne.
La situazione
Interviene il consigliere provinciale e comunale Domenico Carbone: «E’ di qualche giorno fa l’atto che dà mandato a una ditta esterna di redigere un nuovo piano della protezione civile. Finalmente dopo quattordici anni il nostro Comune si doterà di un piano aggiornato e potrà iniziare la necessaria informazione ai cittadini su dove andare e cosa fare in caso di calamità o pericolo. Naturalmente l’auspicio è che mai un piano della protezione civile sia da utilizzare, purtroppo però, gli ultimi anni hanno dimostrato che il nostro è un territorio fragile che è stato interessato da diversi fenomeni. La cosa peggiore di fronte a questi casi è quella di farsi trovare impreparati».
L’aggiornamento
«L’aggiornamento del piano è quindi un atto dovuto – incalza Carbone - che arriva dopo anni di ritardi e diverse sollecitazioni.
Lo sciame
Sabato invece l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa alle 19.52, per non farci mancare niente: magnitudo 3.2 a 7.7 chilometri di profondità, davanti alla costa di Pesaro.
Stessa zona dei movimenti tellurici che da novembre a questa parte scuotono la terra sotto le Marche. Il terremoto è stato avvertito più verso Fano: pochi secondi e poi nulla, mentre il maltempo continua a imperversare.