Un boato, poi la terra ha iniziato a tremare. Nel Pesarese torna la paura per il sisma

Un boato, poi la terra ha iniziato a tremare. Nel Pesarese torna la paura per il sisma
Un boato, poi la terra ha iniziato a tremare. Nel Pesarese torna la paura per il sisma
di Jacopo Zuccari
3 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Gennaio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 18:47

SAN COSTANZO -  Risveglio con il boato ieri mattina per i residenti del Fanese mentre nel Pesarese l’impatto è stato inferiore. Una scossa di terremoto ha svegliato tutti: è stata di lieve entità (magnitudo 3.0) con epicentro a 2 chilometri a sudest di Saltara. In molti hanno avvertito distintamente il tremolio e sui social poi hanno trovato conferma che si trattava di una scossa di terremoto. Monitorato l’arco di Cerasa, sul quale erano emerse crepe che hanno richiesto nelle scorse settimane il sopralluogo dell’ufficio tecnico comunale e dei vigili del fuoco e la messa in sicurezza con ponteggio e transenne. 


La situazione


Interviene il consigliere provinciale e comunale Domenico Carbone: «E’ di qualche giorno fa l’atto che dà mandato a una ditta esterna di redigere un nuovo piano della protezione civile. Finalmente dopo quattordici anni il nostro Comune si doterà di un piano aggiornato e potrà iniziare la necessaria informazione ai cittadini su dove andare e cosa fare in caso di calamità o pericolo. Naturalmente l’auspicio è che mai un piano della protezione civile sia da utilizzare, purtroppo però, gli ultimi anni hanno dimostrato che il nostro è un territorio fragile che è stato interessato da diversi fenomeni. La cosa peggiore di fronte a questi casi è quella di farsi trovare impreparati».


L’aggiornamento


«L’aggiornamento del piano è quindi un atto dovuto – incalza Carbone - che arriva dopo anni di ritardi e diverse sollecitazioni.

Eravamo pronti, se non avessimo visto l’atto del responsabile dell’ufficio tecnico che incarica uno studio esterno di aggiornare il piano, a rivolgere alle strutture del ministero della Protezione Civile appena istituito, alla Prefettura e alla struttura regionale della Protezione Civile per fare presente questa stortura. il piano del nostro Comune era fermo al 2009, ben 14 anni fa. Adesso speriamo che lo studio di geologi incaricato svolga al meglio e al più presto l’incarico per sanare questa grave mancanza». La chiesa di Cerasa era stata già lesionata in passato a causa del sisma del 2016, in seguito al quale aveva riportato danni.


Lo sciame


Sabato invece l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa alle 19.52, per non farci mancare niente: magnitudo 3.2 a 7.7 chilometri di profondità, davanti alla costa di Pesaro.
Stessa zona dei movimenti tellurici che da novembre a questa parte scuotono la terra sotto le Marche. Il terremoto è stato avvertito più verso Fano: pochi secondi e poi nulla, mentre il maltempo continua a imperversare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA