Assemblea a Cantiano a 4 mesi dall'alluvione: 70 milioni di danni. Acquaroli rassicura sui tempi della ricostruzione

Assemblea a Cantiano a 4 mesi dall'alluvione: 70 milioni di danni. Acquaroli rassicura sui tempi della ricostruzione
Assemblea a Cantiano a 4 mesi dall'alluvione: 70 milioni di danni. Acquaroli rassicura sui tempi della ricostruzione
di Véronique Angeletti
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Lunedì 16 Gennaio 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:14

CANTIANO - Sempre più complesso il multiforme algoritmo con cui i paesi alluvionati dovranno fare i conti per la ricostruzione. Le soluzioni ci sono (un commissariamento tipo quello a Genova per il Ponte Morandi), i provvedimenti pure (storicamente eccezionali i finanziamenti: 200 milioni per il 2022 e altri 200 entro il 2024) ma ingabbiati nelle regole di una burocrazia a tutela dell’interesse collettivo. 

Molta partecipazione

E’ il quadro post alluvione emerso dall’assemblea pubblica (la seconda, con diretta Facebook) convocata ieri dal sindaco di Cantiano Alessandro Piccini a 120 giorni dalla catastrofe. Assemblea partecipatissima resa ancora più importante dalle presenze del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli nonché commissario delegato per l’emergenza agli eventi alluvionali, e del vicecommissario per l’emergenza, l’ingegner Stefano Babini.

La fotografia dei danni

L’occasione per la giunta di Cantiano di fotografare sì i danni (70 milioni di euro) alla luce delle dichiarazioni certificate ma anche di fare emergere timori e criticità. «L’obiettivo – ha affermato Piccini – è di ottenere con il linguaggio della verità non rassicurazioni ma certezze ed un quadro strategico ed organico della ripartenza al fine di capire insieme quale sarà il futuro del Paese». «No a strumentalizzazioni» Per raggiungere i suoi scopi, Piccini mette subito le carte sul tavolo.

Ricorda che «l’alluvione non può essere strumentalizzata politicamente», avverte che «la macchina comunale è al collasso», chiede «quanti Comuni saranno considerati alluvionali» e il criterio di ripartizione dei fondi. Ed ottiene più di una risposta sulla logica, la meccanica e la tempistica degli aiuti.

Le garanzie della Regione

Acquaroli ricorda la velocità con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza dal governo, lo stanziamento tra settembre e dicembre di 27 milioni di euro dal bilancio regionale e la decisione del governo Meloni di pilotare 400 milioni sulle Marche. Svela che il problema del contributo diretto ad ogni privato (5mila euro) e ad ogni azienda (20mila) dipende da una legge della protezione civile ferma ai rimborsi del 2019.

Il governatore non si ferma

«Motivo per cui – incalza – abbiamo chiesto una struttura commissariale per la ricostruzione spiegando che l’evento è stato così unico che ha interrotto la vita delle comunità. Richieste che non hanno avuto il parere positivo della protezione civile, ma non ci fermeremo se vogliamo superare alcune procedure per dare risposte entro qualche mese, forse qualche settimana».

Una disponibilità confermata da Babini. «Non sarete soli. Dobbiamo elaborare un quadro preciso per programmare la ricostruzione delle strade, delle fognature, senza tralasciare se esistono soluzioni per evitare che il Burano passi sotto il centro storico». Intanto, Cantiano s’interroga se potrà mettere in scena “La Turba” a Pasqua e programmare la fiera cavalli. Presenti, l’assessore regionale Aguzzi, il deputato Mirco Carloni e il consigliere regionale Giacomo Rossi.

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