Primarie, Mascarin ottimista sul ballottaggio: «Mi batterò per la sanità pubblica, serve un centrosinistra meno timido»

Primarie, Mascarin ottimista sul ballottaggio: «Mi batterò per la sanità pubblica, serve un centrosinistra meno timido». Nella foto il seggio delle primarie di San lazzaro e, nel riquadro, Samuele Mascarin
Primarie, Mascarin ottimista sul ballottaggio: «Mi batterò per la sanità pubblica, serve un centrosinistra meno timido». Nella foto il seggio delle primarie di San lazzaro e, nel riquadro, Samuele Mascarin
di Lorenzo Furlani
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Sabato 13 Aprile 2024, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 07:17

Assessore Samuele Mascarin, domani c’è il ballottaggio delle primarie del centrosinistra. Lei ci arriva con 47 voti di vantaggio su Cristian Fanesi: se vincesse il confronto per quali priorità di Fano si batterebbe come candidato sindaco?

«Il presidente Acquaroli ha speso molte parole a sostegno del suo candidato a sindaco, Luca Serfilippi, ma non ne ha proferita una sulla sanità a Fano. E gli 80 posti per la clinica privata a Pesaro, ieri, e l’uscita di scena della direttrice generale di Ast 1, oggi, raccontano di una Fano molto penalizzata. La difesa della sanità pubblica, sulla quale il silenzio di Serfilippi è assordante, sarà il primo punto della mia campagna elettorale».

Lei rappresenta la sinistra, ma per vincere le elezioni occorre intercettare anche il consenso di altre aree politiche, come quella cosiddetta moderata. Come pensa di riuscirci?

«Sono un uomo di sinistra senza tessere di partito in tasca, forte della propria indipendenza. Ho il sostegno di tanti elettori moderati, soprattutto nel mondo cattolico, segno tangibile che gli elettori del centrosinistra hanno ben compreso che le primarie sono una competizione aperta per scegliere il candidato che possa meglio interpretare la sfida contro la destra».

Domenica scorsa è arrivato primo alle primarie su 4 candidati con 63 voti in meno rispetto alle primarie di 10 anni fa, vinte da Seri, in cui arrivò terzo su 3 candidati. Perché questo calo complessivo dei consensi (1.201), con lei sostanzialmente stazionario. Cosa è cambiato nel centrosinistra?

«Mi sono battuto per rimettere le scelte nelle mani dei cittadini ed esserci riuscito consentendo a oltre 3mila persone di partecipare e decidere in modo libero e trasparente la considero già una vittoria. Sarebbe stato meglio per il centrosinistra convocare prima le primarie, senza farsi ingabbiare un po' ingenuamente in dinamiche da Prima Repubblica».

Politicamente, dopo le elezioni di giugno, che cosa servirà a Fano?

«Fano ha di fronte a sé molte sfide e per affrontarle servirà una politica capace di ascoltare e mediare, ma anche di prendere ogni giorno decisioni coraggiose.

Aset pubblica, sanità, welfare, infrastrutture: Fano dovrà essere protagonista e per farlo servirà un centrosinistra più coeso e meno timido che in passato».

Il centrodestra a trazione FdI si presenta unito a Fano dopo il ritiro di De Leo. Teme la candidatura a sindaco di Luca Serfilippi ed eventualmente quanto?

«Serfilippi segna a destra quel cambio di passo generazionale che sto provando a realizzare io nel centrosinistra. Un confronto Serfilippi-Mascarin sarebbe una partita non solo molto aperta stando ai sondaggi, ma utile alla città per chiudere un lungo ciclo politico durato 30 anni».

Il fronte ampio del centrosinistra, però, è diviso per la presenza della coalizione autonoma Progressisti 2050. Ha una proposta o una strategia riguardo a questa situazione, che per lei è un handicap?

«Per me esiste solo un avversario: la destra. Spero sia così anche per i Progressisti. E credo che come me la pensino molti elettori, non solo del centrosinistra».

Si è detto fiducioso sull'esito del ballottaggio: perché gli elettori che hanno scelto Lucarelli o Fattori domenica scorsa dovrebbero votare per lei?

«Respiro un clima positivo intorno a me e a un’idea di politica seria, competente, democratica e con la schiena dritta. Sono quindi ottimista per il risultato di domenica e quale che sia lo festeggerò come una vittoria del centrosinistra».

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