Movida a Pesaro, per i residenti del Porto notti senza sonno: «Chiediamo solo di abbassare la musica». Lettera a Comune e vigili

Con gli abitanti anche gli albergatori

Pesaro, per i residenti del Porto notti senza sonno
Pesaro, per i residenti del Porto notti senza sonno
di Letizia Francesconi
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Venerdì 23 Giugno 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 10:41

PESARO Nemmeno dopo l’ordinanza che lima il volume massimo dei decibel nelle fasce orarie la guerra della musica trova tregua. Dopo le proteste degli albergatori del tratto terminale di Ponente di viale Trieste ora a lamentarsi sono i residenti della zona del Porto, una delle zone - insieme a Baia Flaminia e a Sottomonte - dove nel fine settimana l’ascolto della musica è permesso fino alle tre. Le segnalazioni vengono dai condomini che risiedono nel tratto terminale di viale Trieste lato porto, comprendente viale Trento, Calata Caio Duilio, via Genova, viale Napoli, via Paterni, viale Monfalcone. Gli stessi, insieme agli albergatori, hanno indirizzato una lettera di protesta al comando di polizia locale e all’attenzione di Comune e sindaco. 

 


Le telefonate


Nel mirino questa volta finiscono le serate dei locali che gravitano nella zona del porto e di Villa Marina, dove è stata segnalata musica dopo mezzanotte e fino alle due: l’ordinanza lo consente ma poi occorre vedere i decibel e occorre una strumentazione specifica, ed è questo il vero nodo del contendere perchè la polizia locale non ha strumentazioni specifiche di misurazione in dotazione ai tecnici Arpam, l’unico ente deputato alle misurazioni.

Quindi i vigili più che raccogliere segnalazioni o chiedere di abbassare non possono fare. Motivo per cui anche gli stessi locali si organizzano da sè , dotandosi di strumenti che servono per fare delle prime misurazioni e autoregolarsi. Lo spiega Paolo Pedretti, musicista pesarese e membro della band PopDeluxe: «Questa sera con la band saremo al Cocobongo per un live a sud del lungomare di Levante con musica consentita il venerdì fino all’una. Suoneremo e porteremo con noi un fonometro per autoregolare i volumi». 

Impianto tarato


I locali che hanno fissa la postazione del djset hanno ormai un impianto tarato, mentre per le live band è tutto più difficile. Nel frattempo si prepara un altro weekend. Sarà quello della tregua? «Quasi ogni fine settimana il fastidio della musica a tutto volume è una costante insopportabile – così scrivono i residenti a Comune e polizia locale – siamo convinti che i nostri giovani debbano trovare alternative e locali vivaci ma va fatto nel rispetto di tutti, anche delle famiglie che hanno anziani in casa e questo forse sfugge ai più, ai gestori dei locali e alla stessa Amministrazione. Va fatto soprattutto nel rispetto di abitazioni o condomini vicini agli spazi della movida, perché non tutti possono e devono esser per forza costretti ad accettare un simile fracasso, oltre l’una di notte. Chiediamo solo che ora questa nuova ordinanza, che rivede i valori dei decibel consentiti dalla mezzanotte all’una o dall’una alle 3, venga rispettata e che non accada come poche sere fa quando la musica era assordante e continuata fino a tarda notte. Basterebbe solo abbassare i suoni degli apparecchi acustici». 
 

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