Al mare movida silenziata, hanno vinto gli hotel: a Pesaro si limano i decibel e gli orari, pronta la nuova ordinanza

Al mare movida silenziata: a Pesaro si limano i decibel e gli orari
Al mare movida silenziata: a Pesaro si limano i decibel e gli orari
di Letizia Francesconi
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Venerdì 9 Giugno 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 11:29

PESARO «Noi pronti ad attenerci alle regole, ma che non sia una guerra ai decibel». Così i gestori di chioschi, locali e cocktail-bar di viale Trieste nella zona di Ponente rispondono all’Amministrazione comunale che ha intenzione di ritoccare l’attuale ordinanza sulla musica, limando sui limiti dei decibel e le fasce orarie. L’anno scorso la questione della movida e della musica fracassona a Ponente era stato uno dei leit motiv dell’estate 2023 con albergatori che annunciavano esposti. Lo stesso presidente dell’Apa Paolo Costantini ha poi rinnovato la richiesta di correttivi al Comune prima che la situazione degenerasse e, a fronte delle prime proteste già sollevate da alcuni titolari di hotel (soprattutto a Ponente ma anche Levante era pronto ad accodarsi), l’assessore al Commercio Francesca Frenquellucci ha annunciato provvedimenti. 


Che cosa succede


«A breve - spiega - arriverà la firma dell’ordinanza che regolamenta e modifica le disposizioni in vigore dall’estate 2020, motivo per cui, mercoledì sono stati convocati in Comune i gestori di chioschi, stabilimenti e locali che sono soliti organizzare musica live o con dj. L’ordinanza prevede un abbassamento considerevole del livello dei volumi, rispetto all’emissione attuale compresa fra i 55-60 decibel nella fascia di lungomare interessata, dalla domenica al giovedì entro la mezzanotte, orario entro il quale è fatto obbligo ai locali di spegnere la musica. Il venerdì e sabato l’intrattenimento musicale è consentito fino all’una ma con la prescrizione dalla mezzanotte di ridurre in modo netto i volumi. Così facendo l’intento dell’Amministrazione e delle associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti e Apa hotel, è quello di ristabilire una certa equità affinchè gli ospiti degli hotel, soprattutto famiglie con bambini, non siano infastiditi. Un’attenzione particolare verrà data al tratto centrale di Ponente fra gli hotel Napoleon, Ambassador e il nuovo Cruiser e fra i chioschi Artevida, Las Palmas e gli hotel Mare, Atlantic e Nettuno. La possibilità di organizzare serate a tema e musica per i gestori dei locali ci sarà comunque.

Ci sarà sempre musica nei baretti sul lungomare ma più bassa a partire da una certa fascia oraria». 


Le reazioni


«Mi sento in qualche modo chiamato in causa come tutti coloro che fanno musica live, e ci terrei a precisare che gran parte della categoria di cui sono parte non fa movida bensì intrattenimento». Così posta sulla propria pagina social il chitarrista Paolo Pedretti che prosegue: «La movida è tutt’altra cosa e invece con quest’ordinanza si penalizzano anche le live band. Sto notando poi un inasprimento di regole e permessi che oltre ad essere in capo ai gestori finiscono per ricadere anche su chi fa musica, con disagi soprattutto per le piccole realtà. Mi sembra quasi un tornare indietro». Ci sono gestori come Mattia Lazzarini di Edensea Gintoneria a Levante, che ammette di non essere toccato in modo particolare dal provvedimento: «Sempre e solo una musica d’ascolto, che non invita a ballare o fare eccessivamente baldoria come si suol dire, dal momento che abbiamo già raggiunto un accordo con l’hotel a fianco». Più colpiti dalle restrizioni saranno i chioschi più frequentati da giovani e compagnie come Artevida, Las Palmas, What’s il nuovo Serra Ventitrè ex Sampei, Clandestina e sul lato di viale Nazario Sauro il Marachella. C’è fra i gestori chi ha impianti audio e casse già tarate, proprio per rimanere dentro le regole, ma spesso quando l’afflusso è tanto si fa presto a farsi prendere la mano.


Ben venga


«Ben venga un’ordinanza come questa – interviene Paolo Costantini, presidente Apa – il Comune accoglie una richiesta già inoltrata nell’estate 2022 sia per l’abbassamento dei decibel di ascolto musica in certe zone del lungomare sia per un orario più stretto entro cui spegnere l’impianto audio. Non appena l’ordinanza entrerà in vigore ci aspettiamo più controlli della polizia locale all’interno di chioschi e stabilimenti che fanno musica. Il problema non è solo la normativa ma si fa appello anche all’educazione dei gestori e dei fruitori. Da tempo si chiedeva un restringimento per alcuni tratti sensibili del lungomare anche per evitare problemi di ordine pubblico come segnalato più volte in viale Sauro o nel tratto terminale di Ponente con chioschi che possono tenere 100 persone nelle pertinenze, quando invece poi in strada se ne radunano centinaia». 
 

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