Pesaro, volontari in festa a San Giovanni e il vescovo Salvucci firma il libro del Papa

Pesaro, volontari in festa a San Giovanni e il vescovo Salvucci firma il libro del Papa
Pesaro, volontari in festa a San Giovanni e il vescovo Salvucci firma il libro del Papa
di Miléna Bonaparte
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 13:58

PESARO - «Il volontariato è la fatica di uscire per aiutare altri. Non c'è un volontariato da scrivania e non c'è un volontariato da televisione. Il volontariato è sempre in uscita, il cuore aperto, la mano tesa, le gambe pronte per andare. Uscire per incontrare e uscire per dare».

Sono parole di Papa Francesco dette a braccio che sono rientrate nel suo ultimo libro “Io avrò cura di te. La chiamata per il bene comune” (Solferino e Libreria editrice vaticana, 2023), scritto da Riccardo Bonacina, che l’arcivescovo Sandro Salvucci lunedì ha donato alle circa 40 realtà, gruppi e associazioni che hanno risposto alla sua chiamata. Un raduno informale e festoso nella chiesa monumentale di San Giovanni, stracolma di oltre 150 volontari rimasti anche in piedi, che don Sandro ha voluto benedire e ringraziare per il loro impegno nella società.

Musica e auguri

L’incontro si è aperto con le musiche della tradizione natalizia e gli auguri, poi tutti i presenti sono stati chiamati a riflettere sul proprio ruolo, una scelta libera di prendersi cura dell’altro, attraverso una sorta di “presentazione interattiva”, attraverso la piattaforma Mentimeter, tenuta dal coordinatore della Caritas Andrea Mancini.

Sull’altare era stato installato un pannello nel quale ogni gruppo ha segnalato il nome della sua realtà di appartenenza, formando una sorta di “nuvola” piena di nomi colorati all’insegna della solidarietà. I volontari “chiamati” al bene comune, come li definisce il Papa, hanno riempito il pannello: Caritas, Centro di solidarietà, Banco alimentare, Centro di aiuto alla vita, Doposcuola il Faro. Solo per citare quelli apparsi in caratteri più grandi, corrispondenti a un numero maggiore di rappresentanti in chiesa. Nella seconda “nuvola” invece «il compito era altrettanto semplice - spiega Andrea Mancini -, ogni gruppo doveva scrivere una parola che esprimesse il significato del suo essere volontario. Condivisione, servizio, gratuità, amore, incontro, vicinanza e tanti altri sostantivi legati alle nostre realtà».

I presenti

È intervenuto quindi per salutare i presenti Emilio Pietrelli, direttore della Caritas diocesana. Erano presenti il vicario don Marco Di Giorgio e l’assessore alla Solidarietà Luca Pandolfi. Monsignor Salvucci ha ringraziato infine la schiera di volontari ricordando brani del Vangelo: «Quello di collaborare per aiutare gli altri è il miracolo del moltiplicare la speranza, come quello del pane e dei pesci. Il Papa fa riferimento all’episodio degli amici che si mettono insieme per il compagno malato. Quella capacità di non rimanere indifferenti, ma farsi carico della sofferenza, quel trovare una strategia creativa e vincente per scoperchiare il tetto e fare scendere la barella dentro la casa. I sogni si fanno insieme, da soli ci sono solo dei miraggi, si vedono cose che non esistono. Mentre l’esperienza del volontariato è questo immaginare in gruppo, il moltiplicare la speranza».

Al termine dell’incontro monsignor Salvucci si è fermato tra i volontari per autografare il libro di Papa Francesco che affronta questa sorta di “vocazione” di milioni di persone “tipicamente italiana”. Nel volume sono raccolti i discorsi, le encicliche e i messaggi di Francesco, “quasi una catechesi sul volontariato”. Una strenna natalizia di monsignor Salvucci molto apprezzata dalle tante anime e braccia sempre “pronte ad uscire” anche in solidarietà con il territorio.

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