Nuovi alloggi a Tombaccia. Pandolfi: «Così aiutiamo i disabili e i genitori anziani»

Nuovi alloggi a Tombaccia. Pandolfi: «Così aiutiamo i disabili e i genitori anziani»
Nuovi alloggi a Tombaccia. Pandolfi: «Così aiutiamo i disabili e i genitori anziani»
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 4 Marzo 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 11:41

PESARO Una mano tesa e insieme un premio all’eroismo di chi si prende cura per una vita intera di un figlio disabile. La morsa del tempo che fugge e i mille interrogativi sul “dopo di noi” che si affacciano alla mente di tanti genitori non più giovani che hanno in casa, ancora da accudire, uomini e donne con handicap anche gravi dai 30-35 fino ai 40 anni. A questo dramma il Comune e l’Ats 1 hanno fornito dal 2015 una risposta concreta e assai apprezzata dalle famiglie, offrendo l’esperienza di vita autonoma “Prove di volo” con la fondazione “Noi Domani” e l’associazione dei genitori “Insieme”.

Come funziona

Per un giorno alla settimana ogni disabile, nell’appartamento di via Sirolo del Quartiere 5 di Cattabrighe e Vismara, mette in gioco la sua indipendenza in 2 gruppi di 4 persone che si incontrano e fanno un test pratico di convivenza.

Attività che gli ospiti svolgono in un ambiente familiare, controllato e sicuro, grazie alla presenza degli operatori. Si va a fare la spesa per poi cucinare, ci sono i lavori domestici da svolgere, come pulire e sistemare i letti, ma anche rilassarsi davanti alla tv nel dopocena e infine andarsene a dormire più ricchi di conoscenze ed emozioni. Una “prova” finalizzata al traguardo successivo, quello dell’autonomia permanente. Un obiettivo che sta per diventare realtà grazie alle risorse del Pnrr sociale che, con il progetto “Dopo di Noi”, dà la possibilità di mettere a disposizione dei disabili adulti altri appartamenti ancora in largo Ascoli Piceno, nelle vicinanze di “Prove di volo”, per una convivenza quotidiana e permanente.

«Il progetto è innovativo perché sperimenta coraggiosamente l’autonomia residenziale di cui nessuno aveva mai parlato finora - spiega Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà e presidente del Comitato dei sindaci dell’Ats 1 -. Insieme alle famiglie stiamo pianificando i nuovi ambienti per creare spazi idonei sia a chi ha già vissuto l’esperienza “Prove di volo”, sia rivolti a tutti coloro che ne facciano richiesta».

Un servizio che va incontro a una problematica molto sentita dai genitori anziani che hanno bisogno di aiuto, sostegno, condivisione. «Chi ha un figlio disabile tra i 30 e 40 anni capisce perfettamente la situazione – aggiunge Pandolfi -, la nostra è una risposta di fronte alla solitudine e al coraggio che intende risolvere notevoli disagi familiari, sempre in co-progettazione». Nel frattempo il Comune ha rinnovato alla Fondazione “Noi Domani”, che festeggia i suoi primi 10 anni, la concessione in uso agevolato dell’edificio di via Sirolo per “Prove di volo”, con destinazione a centro socio-educativo diurno per disabili.

Il terzo settore

Un ente del terzo settore (unisce la cooperativa sociale Labirinto, gruppi di volontariato e l’associazione delle famiglie “Insieme”), che offre l’opportunità a giovani con handicap di sperimentarsi in situazioni di autonomia al di fuori del proprio ambiente domestico, con giornate di residenzialità temporanea. «Le persone disabili che fanno parte dei 2 gruppi settimanali - spiega l’assessore Pandolfi - vengono prelevate alle 15 circa dal centro diurno che frequentano abitualmente la mattina e riportate entro le 9,30 del giorno seguente. Durante il periodo trascorso insieme si vivono la casa e le attività con 2 operatori per ogni turno, dalle 15 alle 21 e dalle 21 alle 9,30. L’équipe s’incontra insieme ai genitori degli ospiti con cadenza bimensile per condividere l’esperienza e studiare nuove strategie. Gli spazi frequentati all’esterno sono quelli abituali e conosciuti della città».

Gli obiettivi

Quattro sono gli obiettivi sui quali si basa principalmente l’intervento, «per cercare di superare le situazioni quotidiane di svantaggio - sottolinea Pandolfi -, convinti che ognuno abbia le potenzialità di affrontare un ostacolo e trovare la soluzione per superarlo. L’autonomia, l’autodeterminazione, l’adultità e l’affettività». E ora c’è una nuova strada da imboccare di fronte, grazie alle risorse del Pnrr sociale, che fonda le radici su un lungo passato di esperienze: «Da più di 20 anni, Pesaro progetta e mette in campo iniziative dalla forte valenza inclusiva che il più delle volte nascono da uno scambio di proposte all’interno della cittadinanza e attraverso progetti condivisi».

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