PESARO - Le lusinghe via chat, i messaggi insistenti e l’offerta di “fumare” insieme in cambio di momenti intimi, un invito inteso non certo a provare delle sigarette ma delle sostanze stupefacenti: quanto basta per finire a processo per adescamento di minore. È la storia di un 36enne dell’entroterra pesarese comparso davanti al collegio del tribunale di Pesaro per un caso che risale al 2019 (all’epoca aveva 33 anni). L’uomo è accusato di aver tentato di irretire una minorenne, 14enne all’epoca dei fatti.
La ricostruzione
Secondo l’accusa, rappresentata dalla procura distrettuale dei minori Ancona, l’uomo avrebbe visto la ragazzina seduta davanti a casa e passando con la macchina le avrebbe chiesto di andare insieme a fumare qualcosa.
La difesa
La difesa, rappresentata dall’avvocato Nazzareno Ciucciomei, contesta l’impostazione in quanto non ci sarebbe stata nessuna esibizione di droga e i due non sarebbero mai venuti a contatto fisicamente. L’invito a “fumare qualcosa” per la difesa non fa reggere il capo di imputazione. Ieri mattina l’ammissione dei testi e l’inizio del dibattimento. L’udienza è stata aggiornata.