Ubriaco aggredisce la moglie: lei fugge con il figlio e si rifugia in una gelateria lungo il corso

Ubriaco aggredisce la moglie: lei fugge con il figlio e si rifugia in una gelateria lungo il corso
Ubriaco aggredisce la moglie: lei fugge con il figlio e si rifugia in una gelateria lungo il corso
di Luigi Benelli
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Martedì 20 Luglio 2021, 10:21

PESARO  - I calci contro la porta, l’incubo della violenza che affligge una donna e il suo bambino. Tanta paura domenica sera per una signora ucraina e il suo figlio minorenne che si sono dovuti rifugiare in una gelateria lungo corso XI Settembre per scappare dalle ire del marito.

Una storia turbolenta che affonda le radici nel passato di un rapporto non nuovo a comportamenti aggressivi da parte dell’uomo, un rumeno sulla quarantina, spesso in preda ai fumi dell’alcol che inaspriscono il suo comportamento. E così è stato anche l’altra sera quando l’uomo è rientrato a casa, completamente ubriaco. Ha iniziato a colpire la porta a calci fino a sfondarla. La moglie, temendo quello che sarebbe potuto succedere, è letteralmente scappata di casa con il bambino e si è rifugiata in una gelateria del centro storico. Qui, in totale stato di paura e ansia, ha chiamato le forze dell’ordine.


Sul posto è intervenuta la volante della questura di Pesaro che si è presa subito cura della donna, calmandola e portandola in un luogo sicuro assieme al bambino.

In un primo momento ha trovato rifugio da un’amica, ma i poliziotti hanno ascoltato a lungo i racconti della donna. È emerso che il marito non era affatto nuovo a comportamenti aggressivi nei confronti della donna, anche in presenza del bambino. Un clima davvero difficile in casa, con lui spesso alterato dall’alcol, tanto che ieri i poliziotti hanno avviato le pratiche per fornire tutta la tutela necessaria alla donna. Verrà ospitata in una residenza protetta assieme al figlio per evitare nuovi contatti con il marito.

L’uomo è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. L’indagine andrà avanti per circoscrivere le accuse e finirà davanti al gup. La donna ha trovato il coraggio di denunciare e si è salvata, assieme al minore, da comportamenti violenti. È molto importante denunciare e raccontare affinchè si possa subito innescare un meccanismo di protezione e tutela per le persone vittime di violenza e aggressione, come dimostra questo caso.

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