Duemila lavoratori del legno in corteo a Pesaro e sciopero di 8 ore: «Inflazione alle stelle, adeguate gli stipendi»

Duemila lavoratori del legno in corteo a Pesaro e sciopero di 8 ore: «Inflazione alle stelle, adeguate gli stipendi»
Duemila lavoratori del legno in corteo a Pesaro e sciopero di 8 ore: «Inflazione alle stelle, adeguate gli stipendi»
di Thomas Delbianco
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Sabato 22 Aprile 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 14:16

PESARO - Con il passare dei minuti Piazzale della Libertà ieri mattina si è riempito di lavoratori e lavoratrici del settore legno, con le loro bandiere delle rappresentanze sindacali, gli striscioni, e tanta voce. Musica dal camioncino che ha guidato il corteo e un coro su tutti: «Contratto». Circa 2mila lavoratori hanno partecipato alla manifestazione interregionale, in concomitanza con uno sciopero di 8 ore, organizzata da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. I lavoratori sono arrivati da tutto il centro-Italia, molti dalle Marche, ma anche Umbria, Abruzzo, Molise.

La decisione di incrociare le braccia è stata presa dopo che si sono interrotte le trattative con Federlegno per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto lo scorso 31 dicembre.

I sindacati chiedono aumenti retributivi per tutelare il potere d’acquisto, meno ore di lavoro a parità di retribuzione, maggiore formazione per operai e impiegati di uno dei settori cardine dell’export italiano. Dal piazzale della Palla di Pomodoro, il serpentone dei manifestanti si è snodato lungo viale della Repubblica, scortato dalle forze dell’ordine, fino a piazza del Popolo, dove si è tenuto il comizio conclusivo. «L’elemento su cui le parti sono più distanti è la questione salariale - dice Giuseppe Lograno della Fillea Cgil Marche, accompagnato dalla segretaria nazionale Giulia Bartoli - Vogliamo che i lavoratori nel momento in cui l’inflazione ha portato alla perdita del potere d’acquisto più alto degli ultimi 30 anni sia riconosciuto un aumento adeguato a quello che è il recupero».

Claudio Sottile, segretario nazionale della Filca Cisl, sottolinea che «non siamo stati noi ad alzarci dal tavolo, ma è stata la controparte. La conditio sine qua non era quella di far recuperare ai lavoratori tutta l’inflazione reale. Loro si sono opposti e da qui c’è stata la rottura del tavolo». Christian Fioretti della Feneal Uil Marche ricorda che «abbiamo attuato il blocco degli straordinari dal 6 marzo, programmando questa giornata di sciopero che cade durante il Salone del Mobile di Milano, sapendo di creare disagi, ma con la pretesa di riprendere le trattative con Federlegno». Manifestazione a Pesaro perché città simbolo del settore che rappresenta uno dei distretti industriali del mobile più importanti a livello nazionale.

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