PESARO - Vuole essere una ripartenza da zero, la nuova gara dell’Inps per sperimentare ancora una volta di vendere all’asta Villa Marina. La macchina ha apparentamente ingranato la marcia lungo strade già battute. Ma sono “altri i tempi e altri i valori immobiliari” rispetto ai numerosi tentativi del passato tutti a vuoto, senza nessuna offerta pervenuta dagli acquirenti che a parole, in alcuni casi, avevano manifestato interesse.
L’istituto previdenziale spiega che in questi giorni sta «trattando con l’Agenzia delle entrate per aggiornare la valutazione del complesso in base ai parametri attuali», a iniziare dai quali definire il nuovo bando pubblico, previsto a giugno, o meglio «entro il primo semeste del 2024».
In precedenza
Le ultime due aste dell’Inps deserte risalgono a settembre e novembre 2021.
Adesso si volta pagina, la ricerca è indirizzata verso imprenditori del settore che vogliono gestire il residence per la terza età, noto progetto di senior housing che l’Inps ha da tempo in animo di realizzare. Tempi in ogni caso dilatati in vista della gara, mentre nel giro di questa settimana si concluderà l’impacchettamento della ex colonia estiva per nascondere il degrado dei quattro “giganti” e conferire decoro al tratto lato porto di viale Trieste.
“La pelle sotto”
I pannelli si stanno innalzando nelle facciate principali e verso ponente, mentre il fronte rivolto a Fano, per chi arriva dalla Palla, è per ora in stand by, in attesa dell’installazione artistica che sarà pronta per fine aprile. Si tratta del progetto culturale denominato “La pelle sotto: decolonizzare Villa Marina”, parte integrante del dossier della candidatura di Pesaro a Capitale italiana della cultura. L’obiettivo dell’operazione, dove l’arte visuale incontra l’antropologia e gli studi storici postcoloniali, è sensibilizzare il pubblico al passato della colonia di Villa Marina, attraverso un'installazione fotografica a collage, un incontro tematico e una mostra diffusa. Il maxi pannello è l’esito della collaborazione tra professionisti, storici, artisti e cittadini del Quartiere, con la supervisione della direzione artistica di Pesaro 2024.
L’idea di “La pelle sotto” è nata due anni fa dall’intesa tra due pesaresi che hanno deciso di andare a lavorare all’estero, pur avendo il cuore ancora legato alla loro Pesaro. Gli autori sono l’antropologo Nicola Perugini, che vive a Edimburgo, e l’artista fotografo Tommaso Fiscaletti, trasferitosi a Città del Capo.Le competenze acquisite negli anni in ambiti diversi vengono trasferite dagli autori in questo progetto, che vuole connettere temi fondamentali del percorso umano e professionale a un luogo emblematico della città d’origine.
La collaborazione
Per la realizzazione, Nicola Perugini e Tommaso Fiscaletti si avvalgono della collaborazione di “Macula Cultura fotografica” e delle abilità specifiche di Marco Andreani (ricercatore e storico della fotografia), Arianna Zaffini (archivista), Giancarla Ugoccioni (curatrice) e Marco Livi (art director, producer). Coordinatore dell’intera operazione è Filippo Galeazzi.