PESARO - Danni per 10 milioni di euro sulle strade della provincia di Pesaro Urbino. Affiorano le prime cifre nella conta dei danni in corso in questi giorni e in attesa che il Governo decreti lo stato di emergenza anche per i territori marchigiani piegati dal maltempo nelle ore drammatiche che hanno sconvolto l'Emilia Romagna. Domani i tecnici della Protezione civile nazionale arriveranno nelle Marche per la verifica dei danni insieme alla Regione, che indicherà i Comuni colpiti dal maltempo della scorsa settimana. Lo ha annunciato in un post su Facebook il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, specificando che «La dichiarazione dello “Stato d’Emergenza” e i provvedimenti conseguenti per le Marche, dopo l’alluvione e il maltempo dei giorni scorsi, è ancora in istruttoria. Se la procedura si concluderà velocemente c’è l’impegno del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ringrazio, di portare il provvedimento in CdM già questo giovedì».
Il primo cittadino rimarca che a distanza di una settimana «continuano i sopralluoghi per la conta dei danni: in tutta la provincia ne abbiamo avuti per centinaia di milioni a patrimonio privato e pubblico. Questa volta abbiamo bisogno di aiuto. Attendiamo fiduciosi il Consiglio dei ministri di giovedì». Il Consiglio dei ministri nella giornata di oggi ha approvato il primo decreto legge maltempo, con misure per l'emergenza che ha colpito l'Emilia Romagna e le Marche: un provvedimento che prevede lo stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall'alluvione», ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Stato di emergenza, due miliardi varati dal Cdm. «Per le Marche un altro percorso»
Sono «due i provvedimenti licenziati dal Consiglio dei ministri» dopo l'alluvione che ha colpito l'Italia centrale, come ha spiegato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi al tavolo con il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini e le parti sociali della regione.
E in attesa dei tecnici della Protezione civile nazionale, il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha sottolineato che le Marche «aspettano non solo fiduciose ma con la certezza che, quanto è accaduto, vedrà non solo il riconoscimento dello stato di emergenza ma anche degli strumenti utili a rimettere in sicurezza i luoghi colpiti».
«Il Consiglio dei ministri ha annunciato un decreto per l'Emilia Romagna, - ha spiegato il governatore -, riservandosi di agire in brevi tempi anche per le Marche e la Toscana che sono state anche esse duramente colpite dal maltempo la scorsa settimana. C'è una interlocuzione della Protezione civile regionale con la Protezione civile nazionale per definire le località e le tipologie di danni che si sono stati registrati e subiti. Al netto di queste procedure, dovrà poi essere fatto dal governo un altro decreto, un'altra procedura per il riconoscimento dello stato d'emergenza».
Il presidente della Provincia di Pesaro Urbino: «Danni per 10 milioni lungo le strade».
«Il governo ha dato alcune prime risposte ai territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna: secondo quanto detto dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni, per le Marche è necessario un altro percorso, restiamo quindi ancora in attesa di capire quante risorse effettive arriveranno nel territorio. Teniamo conto che la situazione è in continua evoluzione: le ultime stime di danni, solo nelle strade provinciali, si aggirano intorno ai dieci milioni di euro». Un bilancio che cresce di ora in ora, sottolinea il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini dopo l’approvazione del decreto legge per le aree colpite dall’alluvione. «Servono opere infrastrutturali – sottolinea Paolini -. Non possiamo agire sempre in emergenza: lavorando così si spende anche di più. Abbiamo bisogno di investimenti maggiori su ponti, condotte idriche, viabilità per evitare di ritrovarci di nuovo punto da capo alla prossima occasione». Infine: «E’ fondamentale che vengano adottati regolamenti di polizia rurale per la regimentazione delle acque. Spesso il sistema idrico non regge e i fiumi in piena nei campi fanno danni enormi», conclude il presidente della Provincia.
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