Pesaro, il riscatto della biosfera, piazza stracolma stregata dallo spettacolo. Il video

Oltre 4mila persone stipate per assistere all’accensione della tecnologia Capitale

Pesaro, il riscatto della biosfera, piazza stracolma stregata dallo spettacolo
Pesaro, il riscatto della biosfera, piazza stracolma stregata dallo spettacolo
di Letizia Francesconi
4 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Febbraio 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 07:19

PESARO Da oggi la biosfera della vita è patrimonio di Pesaro 2024 e lo sarà per gli anni a venire. Fra scaramanzia e scongiuri di rito, dopo la “prova generale” non riuscita di sabato, ieri la Sfera ha dato prova di sé. Il suo spettacolo ha incantato una piazza gremita come non mai, oltre 4 mila per assistere allo show nello show, sensoriale, tecnologico, interattivo, audiovisivo ed emozionale.

Da oggi, al via le “performance” live della Sfera della Vita con sei spettacoli ogni due ore. Non ha deluso aspettative e curiosità, come tutto ciò che è nuovo.

Lei la Palla 5.0, in grado di creare una scultura digitale e di percepire il movimento delle persone intorno e davanti a lei, proprio come un “essere vivente” ma dall’intelligenza artificiale.

La programmazione

Quando dal grande palco Paolo Pagnini, speaker della serata ha dato il là al countdown dell’accensione, fra i tantissimi non è mancata qualche esclamazione e gesti scaramantici. Il sindaco Matteo Ricci ha sicuramente sudato freddo e incrociato le dita attento però a non farsi vedere, ma quando la Sfera si è animata di immagini e questa volta anche di musica, la piazza è esplosa in un applauso. «Se questa sera l’audio non fosse partito – ha esordito il sindaco dal palco – giuro che avreste sentito le mie urla. E invece dopo venti minuti di spettacolo, questa Sfera che resta un unicum in Europa per tecnologia e contenuti, ha mostrato a tutti, anche chi avesse ancora qualche dubbio, le sue grandi potenzialità. Ha fatto emozionare e riflettere.

Di qui in avanti animerà piazza del Popolo e si arricchirà di contenuti digitali e creativi. Rimarrà in eredità alla città, oltre il 2024 anno della Cultura. Per visitatori e turisti che sceglieranno di visitarci, non sarà solo un oggetto da immortalare in un selfie o in un reels social, ma sarà una scultura digitale da vivere. Ecco il calendario degli spettacoli, pensato in collaborazione per questa prima parte dell’anno, con lo staff di Pesaro 2024: proiezioni della durata di circa 20 minuti, previste ogni due ore negli orari: 10-12, 16-18 e 20-22. Un’installazione iconica pensata secondo i criteri del risparmio energetico. Il fornitore di energia che fa vivere la Sfera infatti, si impegna a produrre la stessa quantità di energia prodotta da fonti alternative. Vedere che oggi la piazza è così piena con tanta più gente rispetto a quella che abbiamo chiamato una prova generale, significa che la città ci crede, e va oltre polemiche spesso sterili e dimostra che questa Sfera sarà il simbolo di Pesaro».

Lo spettacolo

Alle 18.34 quando la superficie si è accesa, tutti con il cellulare in mano, pronti a immortalare, anche solo un fermo immagine. Suoni e ritmo musicale allo scorrere delle proiezioni e dei temi scelti, cari al progetto de “La Natura della Cultura”. L’overture della Gazza ladra ha accompagnato le proiezioni rotanti di luoghi per finire in un vortice blu e verde fra bicipolitana, colline, ville, castelli, dimore storiche, il porto, il mare e i borghi del San Bartolo. Musica più cupa ed emozionale per raccontare il clima che cambia. E’ stato quello, dicono al termine dello spettacolo tanti pesaresi, uno dei momenti di maggiore curiosità e pathos. Sulla superficie sono stati riprodotti i numeri del programma Europeo Copernicus che testimoniano il riscaldamento globale del Pianeta dal 1880 ad oggi, fatto di immagini in continuo mutamento e colori che cambiano fino al rosso accesissimo che oggi ha il calore della Terra.

Il monito

“The climate is changed”. Non abbiamo un pianeta B. L’ultimo momento immersivo, lo spettacolo dei ragazzi, dieci in tutto del liceo Coreutico e Musicale Marconi, danzando e ondeggiando braccia e corpi intorno e davanti la Sfera, che ha così preso vita interagendo, come promesso con il suo pubblico. Tutto, per creare una scultura di materia digitale, che vive e si plasma leggendo il movimento del corpo umano o il flusso delle persone che ha di fronte. Venti minuti di full immersion nella tecnologia 5.0 aspettando nuovi contenuti e la creatività di altri artisti, musicisti, art e light designer, che saranno coinvolti in un Concorso internazionale di idee.

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