Ecco chi è Link, l'Università pronta a comprarsi il palazzo ex Bramante

Ecco chi è Link, l'Università pronta a comprarsi il palazzo ex Bramante
Ecco chi è Link, l'Università pronta a comprarsi il palazzo ex Bramante
di Eugenio Gulini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Gennaio 2023, 02:55

PESARO - C’è un’università che vuole comprare l’ex Bramante, tornato sul mercato. Si tratta dell’Università degli studi Link, ateneo privato con sedi a Roma e a Napoli interessato ad acquisire il complesso per ospitare le sue proposte di corsi, tra cui Medicina e Chirurgia e Scienze della Formazione Primaria.

«Il progetto – annuncia Giovanni Mearelli, amministratore delegato della Link – è a buon punto: individuata la sede, è già partita la richiesta alla Regione Marche e alla Conferenza dei Rettori, mentre a giorni sarà formalizzata la domanda al Ministero dell’Università e della Ricerca». 

La ricerca e la struttura

Quanto alla sede Mearelli non dubbi: «Il complesso dell’ex Bramante è perfetto - prosegue – La struttura, per dimensioni, ubicazione e destinazione d’uso, sembra rispondere a tutti i requisiti richiesti dall’ateneo, una volta ristrutturata e adeguata». L’ex Bramante è di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti e, se l’operazione dovesse andare in porto, non si scosterebbe nemmeno dall’originaria destinazione dato che fino al 1984, quasi 40 anni fa, era sede di istituti superiori: l’istituto tecnico commerciale Bramante, appunto, e l’istituto per geometri Genga. «Acquisto e ristrutturazione - ribadisce Mearelli - Saranno integralmente a carico della Link, senza richiesta di finanziamenti pubblici. Quindi a costo zero per la collettività». In realtà l’interesse della Link per l’ex Bramante non sarebbe dell’ultima ora. Dallo scorso febbraio, a quanto pare, l’Ateneo (già stati contatti con il sindaco Matteo Ricci) aspetta di fissare incontri con il Comune per definire una road map in grado di rendere operativo il progetto in tempi ragionevolmente rapidi. Non solo, la pratica è stata inoltrata alla Regione Marche da un paio di mesi, ma ancora non si sono avute novità. E chi si è detta interessata, anche fattivamente, è Confindustria. Va detto che lo sbarco a Pesaro di corsi di Medicina e Chirurgia potrebbe essere visto come azione di disturbo verso l’Università Politecnica delle Marche che tra l’altro proprio a Pesaro ha i corsi di Scienze infermieristiche. «Il progetto – insiste Mearelli – va ad integrare e non a sostituire gli attuali corsi universitari esistenti non sottraendo allievi. Considerato il bacino nazionale al quale la Link si rivolge e gli studenti che iscrive, potrebbe dare una grossa mano, anche in termini economici, alle Marche. Corsi che inizieranno a settembre e termineranno a giugno: un bacino di circa 2000 persone che, una volta a regime, potrà generare benefici notevoli per l’indotto collegato». «Siamo ottimisti – conclude Mearelli – lo stesso sindaco Matteo Ricci aveva mostrato un iniziale interesse e restiamo convinti che Pesaro ci dimostrerà quanto prima la sua attenzione al nostro progetto. Pertanto ci auguriamo, dunque, che arrivi una risposta rapida: su queste tematiche non si può temporeggiare, dipende il futuro del territorio».
 

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