Addio a Maurizio "Ciocco" Ciocchetti, il sesto dei Cheap Wine. Il saluto della band pesarese

Addio a Maurizio "Ciocco" Ciocchetti, il sesto dei Cheap Wine. Il saluto della band pesarese
Addio a Maurizio "Ciocco" Ciocchetti, il sesto dei Cheap Wine. Il saluto della band pesarese
di Elisabetta Marsigli
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 17:09
PESARO È scomparso lunedì pomeriggio Maurizio Ciocchetti, appassionato di musica e “sesto” membro onorario dei Cheap Wine, la band pesarese capitanata dai fratelli Marco e Michele Diamantini che “Ciocco” seguiva fin dagli esordi. Avrebbe compiuto 60 anni il 3 novembre e da 3 anni lottava contro un male incurabile. «Ci siamo conosciuti da ragazzini - racconta Marco Diamantini, - ci si vedeva nelle partite di calcio tra squadre dei quartieri. Lui era un ottimo e conteso portiere e più volte abbiamo cercato di convincerlo a giocare nella nostra squadra».  

Amava anche il basket, ma la sua passione per la musica era nota a tutti: «Era un piacere parlare con lui di musica, molto vivace intellettualmente, con la sua particolare adorazione per Springsteen. E fu così che incontrandolo dopo una delusione d’amore, gli proposi di seguire i Cheap Wine in Sicilia. Da quella volta è diventato un membro effettivo della nostra band, anche se non suonava, per più di 15 anni.

Si occupava della fonica, anche se non era un tecnico, e vendeva i nostri cd. La nostra amicizia si è sviluppata e cresciuta con il gruppo. Pranzi, concerti, cene e tante tournée: era completamente dentro la vita della nostra band».

Lavorava con i bambini

Poi, 7 anni fa, Ciocco ha perso il padre e ha smesso di seguire la band, dedicandosi alla mamma, poi scomparsa. «Aveva sempre una parola per tutti ed era benvoluto da tutti: sulla nostra pagina Facebook molti dei nostri fan, che avevano apprezzato le sue qualità di umanità e gentilezza, lo hanno ricordato con affetto. Era impossibile non volergli bene». Dagli anni 2000 lavorava con i bambini, era un accompagnatore dello scuolabus e gli piaceva il suo lavoro, tanto che ha lavorato fino all’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Pasqua, nonostante la malattia lo stesse aggredendo con particolare accanimento. «Mancherà moltissimo il suo modo di essere gentile, - chiosa Marco - una persona mite in un mondo sempre più aggressivo e competitivo. Era una persona unica». I funerali domani alle 10 alla chiesa di Loreto.

 

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