Montelabbate, coppietta appartata lancia l’allarme: «Nel campo spunta una bomba». Era un proiettile d'artiglieria della Seconda Guerra Mondiale. In campo gli artificieri

La coincidenza: lo scoppio di Montecchio è avvenuto il 21 gennaio del 1944

Montelabbate, coppietta appartata lancia l’allarme: «Nel campo spunta una bomba»
Montelabbate, coppietta appartata lancia l’allarme: «Nel campo spunta una bomba»
di Thomas Delbianco
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Martedì 23 Gennaio 2024, 01:20 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 07:22

MONTELABBATE Si sono resi conto che quell'oggetto, affiorato in superficie, forse per la pioggia dei giorni scorsi, poteva essere pericoloso. E così, una coppia che domenica sera si era appartata in quella zona, ha dato l'allarme.

Le operazioni

Nel terreno, vicino a via Redipuglia nella zona di Montelabbate, c'era un ordigno bellico di 40 centimetri di lunghezza per 15 centimetri di diametro, risalente alla Seconda Guerra Mondiale.  Si tratta di un proiettile di artiglieria. L'area è stata messa in sicurezza con le transenne nel perimetro intorno al proiettile. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri di Gabicce e sono stati allertati gli artificieri, che decideranno, in coordinamento con la prefettura e i carabinieri, le modalità operative con le quali neutralizzare il proiettile d'artiglieria in sicurezza. Le operazioni di disinnesco potrebbero avvenire già oggi. Non è il primo ordigno che viene rinvenuto nell'area dell'entroterra pesarese situata lungo la vallata del Foglia. A dicembre 2022 era stata fatta brillare una bomba d'aereo da 500 libre presso la cava "Stroppato" di Pesaro. L'ordigno era stato rinvenuto presso un'area cantieristica per i lavori di realizzazione della bretella "urbinate" dell'autostrada A14 presso Strada del Montefeltro.

La bomba, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, era in perfetto stato di conservazione, ma inerte perché priva dei congegni di attivazione. La distruzione era avvenuta in due distinte fasi: nella prima gli artificieri del Reggimento ferrovieri hanno trasportato l'ordigno presso la cava. Nella seconda si era provveduto al brillamento e alla distruzione in sicurezza dell'ordigno. E così, La linea gotica della seconda guerra mondiale, a distanza di anni, continua a restituire memorie di un sanguinoso passato. Proprio domenica ricorreva l'80esimo Anniversario dello scoppio di Montecchio. In una fredda sera d’inverno, il 21 gennaio 1944, Montecchio fu devastata da un drammatico scoppio della polveriera tedesca che sconvolse la vita dei 600 abitanti della piccola frazione dell’allora Comune di Sant’Angelo in Lizzola e delle località limitrofe già duramente provate dal conflitto bellico della seconda guerra mondiale.

La coincidenza

Lo scoppio, il cui boato si era sentito fino a Fano ed Urbino, causò la morte ancora oggi imprecisata di circa 34 o 35 persone, di cui 4 militari italiani e 1 soldato tedesco, e oltre 100 feriti. Tantissime famiglie, senza più casa, trovarono asilo presso parenti e conoscenti; dopo lo scoppio Montecchio rimase un borgo abbandonato e nei mesi successivi, nella primavera del 1945, finalmente gli alleati liberano il Paese.

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