Violenza su un gatto, lo sospetta il veterinario: il proprietario racconta pubblicamente la storia di Remo preso a calci

Violenza su un gatto, lo sospetta il veterinario: il proprietario racconta pubblicamente la storia di Remo preso a calci
Violenza su un gatto, lo sospetta il veterinario: il proprietario racconta pubblicamente la storia di Remo preso a calci
di Jacopo Zuccari
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Giovedì 12 Maggio 2022, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:30

MONTE PORZIO  - Allarme sui social per una presunta aggressione ad animali domestici. Associazioni animaliste puntano il faro su quanto accaduto poche notti fa nel comune di Monte Porzio, dove un residente ha denunciato il ferimento di un gatto, trasportato poi in una clinica privata del comune di Mondavio per ferite apparentemente riferibili a cause di natura violenta.

«Non ce l’ho con nessuno ma vorrei essere chiaro che maltrattare o aggredire gli animali, selvatici o domestici, è reato», puntualizza Paolo Messina che l’altra mattina si è visto rientrare il suo micio, Remo di 2 anni, ex randagio riadattato alla vita domestica, gonfio di lividi e ammaccature all’altezza della vescica. 


Remo, che entra ed esce di casa la notte dalle porte basculanti insieme a un’altra gatta, potrebbe essere stato colpito violentemente. Non presentava morsi né traumi agli organi interni come può accadere in caso di investimento da parte di autoveicoli. «Non abbiamo la certezza di nulla – prosegue Messina – ma da quello che mi hanno detto i veterinari, il gatto ha ricevuto una grave ferita sulla vescica con la formazione di coaguli. 
Non è stato operato e ieri è stato dimesso.

Comincia a star meglio ma ne avrà almeno ancora per una settimana. Ma il tipo di ferita mi ha lasciato profondamente scosso e rattristato. A chi può far male un gatto?». La guardia tra gli animalisti e tra i veterinari sui casi di avvelenamenti e maltrattamenti è sempre massima. Conferma la veterinaria Dalia Donini di San Costanzo. 


«Personalmente non ho notizie oggi di casi di avvelenamenti o maltrattamenti, ci possono essere però situazioni da monitorare. Casi accidentali ad esempio dovuti a ingestione progressiva dei concimi per piante da giardino nelle ciotole dei vasi possono portare alla morte per avvelenamento dei gatti randagi». 

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