È morto Alberto Pascucci: con il suo caffè ha conquistato il mondo partendo da Monte Cerignone

È morto Alberto Pascucci: con il suo caffè ha conquistato il mondo partendo da Monte Cerignone
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Mercoledì 9 Giugno 2021, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 09:03

MONTE CERIGNONE - Si è spento a 88 anni Alberto Pascucci, il "re del caffè". Partendo proprio da Monte Cerignone, dove aveva creato il primo stabilimento e dove secondo lui c'era il clima ideale per mantenere stabile l'aroma del caffè, il marchio si è presto imposto a livello mondiale con oltre 600 caffè shop. Quasi un rifugio sicuro per chi cerca un'aroma inconfondibile in Europa, negli Usa e soprattutto in Asia. 

Sul sito dell'azienda di famiglia, ormai marchio internazionale, capeggia un primo piano sorridente di Alberto Pascucci, accompagnato da una sua citazione: "È stando insiem che il dolore si frammenta, è stando insieme che la gioia si espande"

Tutto è partito dalla bottega alimentare di famiglia negli anni 50, con il salyo di qualità nella specializazzione a metà anni 70, la registrazione del brevetto per la torrefazione Pascucci e poi, alle soglie del nuovo millennio il lancio del modello di caffetteria a livello mondiale..

IL LUTTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

"Piango la scomparsa di un grande uomo e di un grande imprenditore”.

E’ quanto evidenzia il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini alla notizia della scomparsa di Alberto Pascucci, fondatore dell’azienda “Caffè Pascucci”, che da Monte Cerignone ha diffuso il marchio nel mondo. “Pascucci si è sempre distinto per la capacità di innovare e per l’attenzione alla qualità del prodotto, senza mai dimenticare la propria terra, anzi, traendo dalle sue origini linfa vitale per diffondere le proprie idee. Ricordo la stretta collaborazione tra Caffè Pascucci e la cooperativa Girolomoni per un importante progetto equo solidale ad Haiti. Mi stringo con sincero affetto e profondo dolore a tutta la famiglia”.

La Provincia di Pesaro e Urbino nel 2015 aveva assegnato a Pascucci un “attestato di pubblica benemerenza alla carriera”, consegnato dall’allora presidente Daniele Tagliolini, per aver creato “un’azienda dedicata fin dal 1948 alla torrefazione del caffè e alla commercializzazione nel mondo di un prodotto di qualità, biologico e solidale, contribuendo a promuovere l’immagine dell’Italia e del nostro territorio”.

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