Vento, neve e danni: un centinaio di interventi dei vigili del fuoco. Strage di alberi, strade interrotte

La città di Urbino ieri innevata
La città di Urbino ieri innevata
di Osvaldo Scatassi
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Domenica 27 Febbraio 2022, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 10:01

PESARO - L’inverno era in agguato, nascosto dietro le temperature miti di fine febbraio, ed è tornato a manifestarsi nella notte fra venerdì scorso e ieri, sospingendo violente raffiche di bora anche verso la nostra provincia.

A fine giornata ieri si contavano circa cento interventi per la caduta di alberi, cartelli della segnaletica abbattuti, coppi che volavano dai tetti, automobili danneggiate e strade bloccate da tronchi o grossi rami.

Termometro in picchiata, neve sulla fascia appenninica sopra i 300-400 metri di altitudine.

Per i vigili del fuoco una giornata pesantissima, perché i danni provocati dal maltempo hanno riguardato un po’ tutte le zone della nostra provincia, ma il vento in particolare ha picchiato più duro soprattutto sulla fascia costiera.

Raffiche potenti
Raffiche potenti e costanti da Nord Est, che soffiavano con un’intensità fra 65 e 75 km all’ora, raggiungendo punte massime fino a 87. Dopo un po’, sotto questa spinta incessante, è cominciato a cadere a terra un po’ di tutto. E a quel punto anche i centralini della polizia locale sono finiti sotto pressione. Una chiamata via l’altra, tutte richieste di assistenza. Numerose le segnalazioni ricevute dalla polizia locale di Pesaro, ieri nella prima parte della giornata.

Provenivano da quasi tutto il territorio comunale: sia dal centro storico e dalla zona mare, in particolare Baia Flaminia, sia dalla prima periferia (Montegranaro, Muraglia) sia dalle frazioni sulla fascia collinare, come Candelara, Novilara, Trebbiantico e Santa Maria dell’Arzilla. Dalla mezzanotte in poi è stato un susseguirsi di danni: alberi e grossi rami sulle strade oppure su veicoli in sosta. All’uscita da casa numerosi pesaresi hanno avuto la sgraditissima sorpresa di trovare l’automobile graffiata o, peggio ancora, ammaccata in modo rilevante.

Cofani, fiancate e tettucci sono diventati il bersaglio casuale anche di insegne o di cartelli stradali sradicati dalla bora, di coppi o carrelli dell’immondizia che prendevano vento. Alle 3 di ieri mattina l’andazzo in viale della Liberazione era diventato così rischioso, a causa dei tanti rami sulle autovetture in sosta, che i vigili del fuoco hanno provato a rintracciare i proprietari per consigliare di spostarle al più presto. Ore di tregenda hanno dunque provocato una serie di disagi e di danni, per fortuna senza che qualcuno rimanesse ferito. In alcuni casi i vigili del fuoco sono intervenuti anche per spegnere principi d’incendio alle canne fumarie. In molti hanno pensato di combattere il freddo accendendo il camino e senza lesinare legna, ma poi qualcosa è andato storto.

La situazione a Fano
Analoga la situazione a Fano, dove il locale distaccamento dei vigili del fuoco ha effettuato una quindicina di interventi esclusi quelli dei rinforzi, almeno una decina. Nel primo pomeriggio di ieri la polizia locale segnalava segnaletica abbattuta dal vento a Rosciano lungo la strada per il cimitero, in piazzale Amendola e in via Negusanti.

Caduta di vetri dalle finestre di un palazzo disabitato in via Paoli, al Pincio, caduti alberi in via Dirindella, in strada Galassa, in località San Cesareo e vicino alla chiesa del Carmine. Nel parcheggio tra via Roma e via dell’Abbazia un’auto è stata danneggiata da un palo caduto a terra.

La neve nelle zone interne
Nell’entroterra i disagi per la caduta di alcuni alberi si sono sommati a quelli per la la neve. Uno spessore bianco, al massimo una decina di centimetri, ha ammantato Urbino e l’intera zona appenninica. Nella tarda mattinata la Provincia assicurava che la situazione era di fatto sotto controllo per gli interventi effettuati dalle squadre di manutenzione e antineve. 

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