Grandi progetti e degrado a Fano, in centro avanza l'incuria: scritte, sporcizia e abbandono. La manutenzione dimenticata

Grandi progetti e degrado a Fano, in centro avanza l'incuria: scritte, sporcizia e abbandono. La manutenzione dimenticata. Nella foto via De Amicis, attigua al teatro romano, palestra di graffitari
Grandi progetti e degrado a Fano, in centro avanza l'incuria: scritte, sporcizia e abbandono. La manutenzione dimenticata. Nella foto via De Amicis, attigua al teatro romano, palestra di graffitari
di Massimo Foghetti
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Mercoledì 11 Ottobre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 12:08

FANO - Prima di pensare ai grandi progetti, i residenti e i commercianti del centro storico vorrebbero che l’amministrazione comunale provvedesse a mantenere il decoro dell’esistente. In realtà all’interno della città murata e nelle aree adiacenti non mancano situazioni di degrado che spesso attirano più attenzione dei luoghi qualificati. Aree verdi abbandonate, muri deturpati, arredi vandalizzati si trovano un po’ ovunque e questo confligge non soltanto con l’estetica, ma anche con la vivibilità di chi nel centro storico risiede e lavora. 

Il punto debole

L’attenzione prestata dall’amministrazione comunale ai grandi progetti che stanno cambiando il volto della città, come lo sono stati il Pincio, la riqualificazione del parcheggio del foro Boario, della passeggiata della darsena Borghese e di via Garibaldi e lo saranno il waterfront, piazza Marcolini, piazza Andrea Costa, viale Cesare Battisti, non dovrebbe far dimenticare la cura e la manutenzione di alcuni particolari angoli del centro storico e aree limitrofe che non si intonano a quella bella immagine di città d’arte e cultura che Fano promuove.

In realtà la cura e la manutenzione, come sistema di intervento, è stato sempre un punto debole di tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite al governo della città.

Ma ora, dopo gli interventi che ne hanno rinnovato l’immagine, occorre imprimere una svolta che si intoni con la qualità raggiunta. Basta dunque con le aiuole abbandonate a se stesse, alle scritte sui muri, alle opere dei vandalismo, alla scarsa pulizia, alla trascuratezza.

Le aiuole trascurate

A pochi mesi dalla ristrutturazione, via Negusanti, una delle poche vie della città dotata di pista pedonale, di pista ciclabile e di carreggiata per le auto, mostra le sue aiuole gremite di erbacce, lasciate in totale abbandono.

Così i giardini Leopardi, una superficie atta solo a far razzolare i cani, dove non mancano i ghirigori tracciati con la vernice spray, impressi addirittura su una colonna romana! Gli scarsi arredi, ridotti a 2 panchine, sono malandati.

Senza evidenziare ancora una volta la garitta della caserma Paolini e la struttura posticcia che all’interno di porta Maggiore nasconde l’entrata ai cunicoli sotterranei, altrettanti segni di degrado in un contesto monumentalizzato, non si può tacere sull’aspetto indecoroso in cui vengono lasciate da lungo tempo alcune vie del centro storico, lordate da disegni e scritte vandaliche, come via de Amicis, la via del teatro romano, il vicolo del teatro che da piazza Venti Settembre conduce in via Montevecchio. 

La porta di un garage

Addirittura una casa in via Nolfi ripulita più volte, viene usata come lavagna dai grafomani.

In questa via si trova anche l’accesso alla sala del consiglio comunale, ma se non ci fosse una scritta che lo identifica, la porta sembrerebbe quella di un garage. Poco più oltre il box di un’edicola occulta un torrione romano. E che dire dello stato in cui si trova la pescheria di piazza Andrea Costa?

Il pavimento lordato dagli escrementi dei piccioni depone anche per un precario stato igienico di un luogo dove si vendono degli alimenti. Per ultimo i giardini di piazza Amiani. Se qualcuno volesse conoscere l’identità dei personaggi raffigurati dai busti non potrebbe farlo, perché la lapide che li ricorda è quasi completamente abrasa. 

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