Inscena la propria morte e si spaccia per il fratello per riscuotere la polizza vita da 60mila euro: truffatore smascherato

Fano, inscena la propria morte e si spaccia per il fratello per riscuotere la polizza vita da 60mila euro: truffatore smascherato
Fano, inscena la propria morte e si spaccia per il fratello per riscuotere la polizza vita da 60mila euro: truffatore smascherato
di Luigi Benelli
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 07:20

FANO - Apre una polizza vita intestata al fratello, ma ruba l’identità di uno sconosciuto e con un complice riceve il denaro per se stesso. E’ la storia di un congolese di 57 anni finito a processo per il reato di truffa alle assicurazioni.

Secondo le carte si era presentato davanti a una compagnia assicurativa a Colli al Metauro sotto falso nome, ma di una persona realmente esistente a cui aveva rubato i documenti. E così ha contratto una polizza vita con copertura anche in caso di morte di 60 mila euro. 

 
Quattro mesi dopo si fa vivo un altro personaggio, sempre congolese, di 35 anni che si è qualificato come fratello e unico erede dell’uomo che aveva stipulato l’assicurazione. I due erano in combutta e hanno tentato l’assalto alla diligenza. «Mio fratello è morto in un incidente in Congo, vorrei avere il risarcimento stabilito con la polizza assicurativa». 
Tutto sembrava credibile perché aveva presentato un certificato di morte e tutta una serie di documentazioni rispetto all’incidente in cui effettivamente era morto l’uomo che aveva sottoscritto l’assicurazione. Il tutto apparentemente rilasciato dalle autorità congolesi. Ma secondo l’accusa tutto sarebbe stato falsificato e precostituito per procurarsi un ingiusto profitto. 
L’assicurazione ha aperto un fascicolo per il pagamento e la verifica del sinistro e tutti i nodi sono saltati al pettine.

Il 53enne era vivo e vegeto anche se oggi è irreperibile. L’uomo di 53 anni e il complice di 35 sono finiti quindi a processo che è iniziato ieri mattina davanti al giudice monocratico del tribunale di Pesaro. L’accusa per il 53enne è anche di sostituzione di persona perché si è spacciato per il congolese morto producendo documenti acquisiti in maniera fraudolenta per poter avere il massimale dell’assicurazione stabilito in 60 mila euro. L’assicurazione è tutelata dall’avvocato Paolo Biancofiore che è determinato ad andare fino in fondo.

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