Fano, si parte nonostante i rincari: quando la gita scolastica è un evergreen

Fano, si parte nonostante i rincari: quando la gita scolastica è un evergreen
Fano, si parte nonostante i rincari: quando la gita scolastica è un evergreen
di Osvaldo Scatassi
3 Minuti di Lettura
Domenica 26 Marzo 2023, 06:40

FANO -  La gita scolastica è per gli studenti un rito di socialità, di autonomia e di crescita che, dopo il blocco determinato dal Covid, esercita ancora più fascino. Per la scuola è invece una tappa del percorso educativo e didattico, ma anche sotto questa veste formale risulta la più gradita ai ragazzi e alle ragazze. Pur di non lasciarsi scappare l’occasione di un’uscita collettiva in pullman, hanno convinto le famiglie ad assorbire i maggiori costi di trasporti e accoglienza alberghiera. 

 
Gli accorgimenti


Rispetto al periodo pre-emergenza il rincaro è sostenuto, stimato considerevole nel caso di viaggi all’estero e di soggiorni che si prolunghino per più giorni.

Si parte lo stesso, dunque, pur con qualche accorgimento per tutelare famiglie che fatichino al momento di affrontare una spesa ulteriore. «Le adesioni alle uscite didattiche - dice Samuele Giombi, dirigente del Nolfi Apolloni - non hanno subito flessioni sostanziali. Il liceo ha comunque costituito un piccolo fondo per sostenere alcuni casi di difficoltà economica».

Per quanto riguarda il Nolfi in particolare i primi viaggi d’istruzione sono stati effettuati all’inizio dell’anno scolastico, durante il settembre scorso, ma il periodo più intenso è marzo-maggio e di conseguenza in questa fase ce ne sono in programma numerosi altri. «Il ritorno ai viaggi d’istruzione - prosegue Giombi - ha incontrato due problemi prevalenti. Il primo è il rincaro energetico, che ha aumentato e di parecchio sia il costo del trasporto sia le tariffe degli alberghi. L’altro tipo di difficoltà è una conseguenza a cascata della fase acuta Covid. 


«Le chiusure


«Molte piccole attività ricettive, che vivevano in gran parte di turismo scolastico, sono state costrette a chiudere. L’offerta del settore è quindi diminuita nel suo complesso, diventando più selettiva e anche più costosa, perché hanno retto meglio la fase critica della pandemia le strutture da quattro stelle in su. E una cosa analoga è successa a numerose aziende dei trasporti, che hanno dovuto ridurre il personale per andare avanti. Le agenzie di viaggi, cui le scuole si affidano attraverso bandi, hanno avuto il loro bel daffare per organizzare tutto. Difficile trovare i pullman, difficile trovare gli alberghi».

Classi quinte all’estero, le altre in città d’arte italiane scelte in coerenza con il programma di studio. La combinazione dei rincari «ha rilevanza diversa» sulle gite delle medie, sostiene Lucia Di Stefano della Padalino, scuola che prevede il viaggio di una giornata per le prime e di più giorni per seconde e terze. Rispetto agli istituti superiori risultano contenute sia la durata delle uscite sia la distanza delle mete. «Situazione normale, non si riscontrano problemi particolari», si assicura anche alla Gandiglio. 


Le destinazioni


Destinazioni italiane, tra aprile e maggio, per le 26 classi della scuola media Nuti. Anche in questo caso non è notato alcun calo delle adesioni. «Avverto molta attenzione intorno alle gite, anche da parte delle famiglie», sostiene la dirigente Silvia Faggi Grigioni, concludendo: «Declinata la fase critica della pandemia, è molto forte tra gli studenti l’esigenza di socialità». 

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