Fano, terrorizza per 4 anni i suoi vicini ma è assolta: è incapace di intendere

Fano, terrorizza per 4 anni i suoi vicini ma è assolta: è incapace di intendere
Fano, terrorizza per 4 anni i suoi vicini ma è assolta: è incapace di intendere
di Luigi Benelli
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Martedì 18 Aprile 2023, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 11:30
FANO Quattro anni di insulti e minacce tanto che per evitarli una coppia stava a casa il meno possibile. Il loro incubo una 64enne fanese che è finita a processo. La donna è accusata di atti persecutori per le minacce, le offese e le molestie reiterate dal 2016 al 2020 ai danni della coppia di 40enni in un appartamento nella zona del Nolfi. Soprattutto durante il lockdown e lo smartworking si dovevano adoperare per non far sentire gli insulti agli interlocutori del lavoro. Ma non è tutto perché si facevano accompagnare per uscire e rientrare di casa, visto lo stato d’ansia e di stress che la signora procurava loro.  


La persecuzione


A tutto questo si aggiungono le minacce di morte: «Dovete morire, vi taglio la gola. Devo godere nel vederti morire». Insulti ripetuti quotidianamente anche sul terrazzo per farsi sentire da loro e da altri vicini.

Tra le ingiurie anche quella legata alle origini meridionali della coppia. «Terroni». La signora avrebbe suonato insistentemente il campanello per rovesciare palate di insulti: «Fate schifo, zoticoni, avete la bocca piena di merda». E ancora: «Devi sparire». Infine avrebbe anche spiato e controllato in maniera ossessiva i loro movimenti. Si sarebbe appostata dietro la porta proprio negli orari in cui sapeva che sarebbero usciti. L’avvocato della signora, Alessandro Pagnini, ha chiesto una perizia che ha rilevato una capacità di intendere e volere grandemente scemata. Il pm ha chiesto sentenza di assoluzione in quanto l’imputata non sarebbe stata in grado di comprendere il disvalore sociale del suo comportamento. Gli avvocati Mathis Macieri e Giulio Maione hanno chiesto la condanna dell’imputata, quantomeno al risarcimento del danno morale. Il giudice ha assolto la donna che non è stata giudicata capace di affrontare il processo.

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