Pesaro, gli odontoiatri: «Vaccini agli amministrativi, noi fuori». Al momento chiamato il solo il 9% del personale

La protesta dei dentisti
La protesta dei dentisti
di Letizia Francesconi
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Sabato 30 Gennaio 2021, 06:25

PESARO La mozione discussa nell’ultimo consiglio dell’Ordine dei medici dal vicepresidente dell’Albo Odontoiatri della provincia Daniele Martinelli, è chiara: ad oggi oltre il 9% degli odontoiatri e dei liberi professionisti ambulatoriali delle varie specialistiche, non è stato sottoposto a vaccinazione anti-Covid, né chiamato dal sistema telematico del Servizio sanitario regionale. Su una platea di quasi 350 odontoiatri iscritti all’Ordine provinciale, solo pochi sono stati vaccinati. 

 

Medici e loro assistenti di poltrona, che invece avrebbero dovuto essere convocati al presidio di Muraglia o in Area vasta nelle prime due chiamate vaccinali di Area del 10-17 gennaio scorso o nelle successive giornate di richiami. «Dai primi numeri raccolti fra i colleghi – entra nel merito Martinelli - risultano vaccinati circa 30 medici odontoiatri. Una percentuale al di sotto del 10%, rispetto alla totalità dei colleghi iscritti. Subito terminate le vaccinazioni di medici ospedalieri e di medicina generale, che avevano aderito, sarebbe toccato alla nostra categoria, dal momento che i medici ambulatoriali che esercitano libera professione, sono in seconda fascia protetta. Di qui, la scelta di presentare una mozione all’attenzione della Regione. 

Le segnalazioni sono soprattutto verbali, ma sempre più numerose con riferimento alla somministrazione di dosi vaccinali, già peraltro scarse, a soggetti che non si ritengono appartenenti alle categorie individuate dal Ministero come prioritarie e inserite nella prima fascia protetta e non certo dopo il personale amministrativo. Anche in qualità di liberi professionisti, siamo medici e sempre esposti al rischio virale». Per liberi professionisti e rappresentanti dell’Ordine dei medici come il presidente Battistini e il vice Mencarelli, è necessaria un’azione di controllo e vigilanza da parte della stessa Regione. Gli odontoiatri, nell’attesa di un confronto con l’ente regionale per il nuovo calendario delle vaccinazioni, chiede che sia lo stesso Ordine dei medici a svolgere un’azione di filtro e monitoraggio delle modalità nel rispetto del piano vaccinale e delle priorità. «C’è tempo fino al prossimo 31 marzo - prosegue Martinelli – per ricevere la chiamata anti Covid, ma nonostante questo siamo preoccupati per la scarsità delle dosi, l’incertezza delle consegne, e le segnalazioni ricevute. Detto ciò, i nostri studi sono sicuri rispetto alla pandemia, con un sistema di triage telefonico e direttamente in studio, ma dobbiamo tutelare noi, le nostre assistenti dirette e i pazienti stessi». 

Dalla categoria medica alla politica, le segnalazioni su ritardi e priorità hanno spinto ieri anche la consigliera regionale pentastellata Marta Ruggeri a chiedere numeri e trasparenza all’Area Vasta 1 e ad Asur regionale. «Finora sappiamo solo che medici d’emergenza-urgenza e sanitari ospedalieri oltre ai medici di famiglia , i sono vaccinati e hanno eseguito il richiamo ma mancano date certe per la campagna su liberi professionisti, personale di studio e ospiti delle Rsa».

All’appello di trasparenza si unisce anche via social con un proprio post, il consigliere regionale, Antonio Mastrovincenzo .

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