ANCONA - L’ultimo documento aggiornato sul sito della Ars è di agosto. Racconta delle richieste di visite e prestazioni diagnostiche dei marchigiani con il Covid in discesa e le ferie nel momento clou. Ci sono già dei numeri esorbitanti sul lato della domanda: tra ecografie e mammografie bilaterali sono pervenute 2000 richieste. Tra queste, tra le quatro differenti categorie, possono esserne assorbite dalle agende delle aziende sanitarie regionali solo la metà.
Quelle che si accumulano
E le altre? Si accumulano e vanno fuori tempo. Il lato positivo della storia è che difronte a richieste da esaudire con tempi stretti (le B, entro dieci giorni; le D, entro un mese) le agende ex ante - quindi prima della realizzazione concreta dell’esame - presentano spazi per evadere intorno al 75-80% delle richieste. E quelle che restano fuori vengono realizzate nel giro di pochi altri giorni. Sul resto però meglio stendere un velo pietoso. La considerazione vale anche per altri esami afferenti le discipline oncologiche: le richieste di Tac all’addome completo e al torace con e senza mezzo di contrasto viaggiano intorno alle 1050 richieste.
Gastroscopie e colonscopie
Altro giro, altro problema: gastroscopie e colonscopie. Per mandare una sonda nello stomaco ci sono 246 richieste ma gli slot disponibili entro i tempi sono 188. L’esame per verificare la presenza di neoplasie nel retto colleziona 295 domande ma gli slot disponibili sono 217 riuscendo comunque a coprire le richieste urgenti a dieci o trenta giorni. Verosimile che al ritorno dalle ferie la richiesta della popolazione marchigiana sia aumentatae con essa il sistema di risposta abbia accumulato tempi ancor più lunghi.
a. t.
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