Gli esami
Ed in diversi casi riguardano la prevenzione delle donne, o comunque visite destinate alla popolazione femminile. Per la prenotazione di un’ecografia ostetrica tramite Cup scattano da mesi le liste di garanzia per ogni classe di priorità perché nel sistema sanitario regionale pubblico non ci sono spazi disponibili. Per una mammografia bilaterale differita, il tempo medio arriva fino a 332 giorni. Per capire come funziona il meccanismo, va fatta una precisazione a monte. Le prestazioni si suddividono in tre categorie: brevi (prescrizione che deve essere fornita in un tempo non superiore a 10 giorni dalla prenotazione), differite (entro 30 in caso di visite e 60 giorni se si tratta di un esame) e programmabili (entro 180 giorni). Obiettivi che sarebbe bene centrare anche e soprattutto in un’ottica di prevenzione. Tuttavia, si diceva, capita che le attese sforino questi limiti temporali e, soprattutto nelle differite, alle donne non va per niente bene. Nel monitoraggio ex ante (che consiste nella rilevazione del tempo di attesa tra la data della richiesta della prestazione e quella di erogazione prospettata) condotto dalla Regione, e aggiornato a gennaio, il problema emerge in tutta la sua gravità.
La testimonianza
Eppure, la prevenzione è quanto di più importante ci sia per la salute, come testimonia Ivonne Rispigliati, capitana delle Dragonesse, donne operate al seno che fanno riabilitazione psicofisica vogando con la Dragon boat. «A 56 anni ho scoperto di avere un tumore al seno proprio grazie alla prevenzione: avevo avuto una mastopatia quando allattavo mio figlio, quindi facevo periodicamente controlli attraverso le mammografie. In uno di quei controlli, ho riscontrato di avere un tumore. Per fortuna era ancora piccolissimo e sono riuscita a superarlo bene». Quando la prevenzione salva la vita, nel senso letterale del termine. «Di questi tempi è difficilissimo poter avere prestazioni nei tempi giusti, e spesso si ricorre al privato. Se non c’è modo di prenotare ecografie e mammografie a causa delle lunghe liste di attesa, è importante procedere con l’auto palpazione. Una prevenzione che almeno possiamo fare da sole e che mette un argine alle carenze della sanità».
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