Pietre d'inciampo per i deportati: il Consiglio delle Marche non risponde, scattano le iniziative personali

Si discute in merito alla possibilità di collocare le pietre d'inciampo in memoria dei deportati
Si discute in merito alla possibilità di collocare le pietre d'inciampo in memoria dei deportati
2 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Ottobre 2022, 15:08 - Ultimo aggiornamento: 16:06

ANCONA- Il Consiglio regionale delle Marche lascia cadere l'iniziativa delle Pietre d'inciampo, le installazioni dell'artista tedesco Gunter Demnig apposte in tutta Europa davanti alle case di deportati, ebrei, politici e militari nei lager nazisti e il figlio di un internato militare decide di acquistare a spese proprie dallo stesso Demnig una Stolperstein, un sanpietrino coperto da una lastra di ottone con incise le date di nascita, deportazione e morte della persona da ricordare.
 

Le dichiarazioni

«Ho scritto tante volte al presidente del Consiglio regionale Dino Latini - ha spiegato Corradetti - ma non ho mai ricevuto risposta.

Così ho deciso di fare per conto mio. Qualche mese fa ho incontrato Demnig a Torino, poi ci siamo scritti. La Pietra d'inciampo sarà pronta ai primi di gennaio e vorrei installarla, ovviamente dopo avere avuto tutte le autorizzazioni del caso, il 27 gennaio, Giorno della Memoria, davanti alla casa-museo dedicata a mio madre, Mario Corradetti, a Montottone (Fermo). L'ho già pagata e ho anche la ricevuta: è costata circa 130 euro». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA