Il messaggio
«La tradizione è il nostro valore aggiunto - il commento del governatore Francesco Acquaroli - che intendiamo promuovere e far conoscere oltre i confini regionali, contribuendo alla costruzione di un’offerta turistica ampia, articolata e destagionalizzata. Le storie dei nostri borghi tendono la mano a chi avrà la curiosità di scoprire quello che c’è di più nascosto e genuino, per vivere così pienamente un’esperienza completa di tutte le Marche». Il festival aprirà i battenti l’1 settembre per concludersi il 17. Grazie al bando della Regione, sono 32 i progetti che coinvolgono in totale 51 comuni e 8 reti. Per tre weekend consecutivi, turisti e visitatori potranno esplorare i piccoli centri marchigiani del cratere del sisma, della dorsale appenninica e della costa dove troveranno un’offerta continua di eventi, con almeno una rappresentazione al giorno, a cui si affiancherà l’apertura dei luoghi della cultura delle Marche. Previste inoltre visite guidate, mostre, rievocazioni storiche i e degustazioni di prodotti tipici. E quest’anno è anche stato siglato un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio guidata da Gino Sabatini proprio per valorizzare i prodotti del territorio. «È un format che funziona - osserva la deputata Giorgia Latini - e vogliamo fare molto di più anche nella promozione turistica a livello nazionale e internazionale». Le fa eco l’assessora regionale alla Cultura Chiara Biondi, secondo cui «dalla cultura nascono opportunità di sviluppo per i tanti comuni del territorio. Paolo Notari direttore artistico, infine, ha intervistato l’ospite Sophia, una intelligenza artificiale, per un sentiment della rete.