«Il volo Ancona-Roma è oro per le Marche». Ma SkyAlps non garantisce il rientro in giornata

Il collegamento con Fiumicino ora è penalizzato dagli orari provvisori «Decisivo per evitare che la nostra regione sia percepita come lontana»

«Il volo Ancona-Roma è oro per le Marche». Ma Skyalps non garantisce il rientro in giornata
«Il volo Ancona-Roma è oro per le Marche». Ma Skyalps non garantisce il rientro in giornata
di Véronique Angeletti
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Venerdì 5 Aprile 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 07:31

ANCONA Piace, nella nuova versione firmata SkyAlps, il volo sulla tratta Ancona-Roma Fiumicino. È puntuale e veloce ma, come espressione della continuità territoriale è impossibile per un andirivieni in giornata. Si parte da Falconara alle 15,30 e si ritorna l’indomani da Roma alle 13,45. Rotazioni che andrebbero bene per un optional, non per un collegamento aereo che - a sentire chi lavora in connessione con il resto del mondo - vale per le Marche come oro. Orari provvisori, sia chiaro, in attesa del nuovo bando di ottobre, sperando che sia ripristinata la doppia rotazione giornaliera, mattino e pomeriggio, su una tratta ritenuta da tutti fondamentale.

 

Caput mundi

Questo perché, se altri voli di continuità come Milano Linate e anche Napoli amplificano meccanismi di sviluppo socioeconomici, quello verso Fiumicino gode dell’eterna legge “Roma caput mundi” e di un effetto booster, utilissimo per accademici, organizzatori di eventi e decisori istituzionali.

«Essere ben collegati con Roma - spiega Graziano Leoni, rettore dell’Università di Camerino - non consente solo di comunicare con tutte le parti del mondo, ma facilita le visite di professori, esperti, ricercatori ai nostri atenei.

Passaggi essenziali che rendono il dialogo tra docenti e studenti più intenso, generano una maggiore contaminazione delle idee, rendono più forte lo scambio di valori». Morale: «Un insieme di processi che portano a una formazione maggiormente innovativa e completa per i nostri giovani». In pratica, la connettività diventa un asset delle nostre università, ridà forza a un luogo in cui, da secoli, si creano esperienze, memoria, legami.

Un trasporto veloce verso Fiumicino per Angelo Serri, direttore di Tipicità, è vitale. «Come hub, Roma per noi è un perno, soprattutto quando programmiamo viaggi da e per l’estero, come Dubai, New York o Tokyo». Tipicità è un brand-ombrello, scrigno della cultura materiale delle Marche, un incubatore di idee, creatore di eventi tutto l’anno. «A ogni nostro appuntamento - rammenta Serri - partecipano chef, giornalisti, opinion maker, influencer, studiosi ed esperti, italiani ed esteri. Soggetti che fanno crescere l’iniziativa e creano un arricchimento per la comunità». Spiega che per i suoi interlocutori, la consapevolezza di una regione facilmente raggiungibile trasmette psicologicamente tranquillità e sicurezza. «Un aspetto non trascurabile - incalza - che nell’immaginario collettivo rende il territorio meno remoto e maggiormente accessibile, qualunque sia la località di destinazione».

Mettere le Marche a portata di Roma è altrettanto rilevante per Raffaella Scortichini di Theta Edizioni. «Il nostro obiettivo è raccontarle e farle raccontare organizzando press tour con giornalisti che spesso sono di base nella Capitale. Ma il collegamento - aggiunge - deve essere visto anche come un’opportunità per spettatori mordi-e-fuggi, come per il Moto Experience di questa domenica a Serra de Conti».

I concerti

Andrea Cipolla, l’uomo dei concerti dei Maneskin a Pesaro, di Ultimo allo stadio del Conero, del Jova Beach Party di Fermo e, a luglio, a Senigallia, dei Pooh e dei Simple Minds, non ha dubbi: «Un aeroporto operativo è tra le condizioni da indicare nelle schede per programmare in un comprensorio una grande star, soprattutto se il tour prevede poche date in Italia. Una scelta - confessa - facilmente influenzata dal collegamento diretto con gli aeroporti di Roma o Milano». Conclude Moreno Bordoni, segretario regionale della Cna: «È una tratta strategica, ma anche un volo, quello per Roma, che ci collega al centro politico del Paese, che permette, anche solo per un giorno, di rendere presenti le Marche a riunioni dove si decide».

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