Fano-Grosseto, Coltorti suona l'adunata per le quattro corsie: «Le Marche facciano pressing»

Fano-Grosseto, Coltorti suona l'adunata per le quattro corsie: «Le Marche facciano pressing»
Fano-Grosseto, Coltorti suona l'adunata per le quattro corsie: «Le Marche facciano pressing»
di Andrea Taffi
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Giovedì 25 Marzo 2021, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 09:52

«Il presidente Acquaroli non sia silente. Poche settimane fa l’ottava commissione del Senato che ho l’onore di presiedere ha approvato l’atto del governo che individua le opere e i commissari che dovranno soprintendere a una accelerazione della loro realizzazione. Tra queste opere c’è la E78 Fano-Grosseto, una infrastruttura a valenza europea che da decenni attende il completamento.

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Alcuni tratti di questa arteria sono già finanziati, ma sul totale previsto di 1,920 miliardi i fondi già stanziati ammontano solamente a 519,3 milioni.

Credo sia evidente che tutte le forze politiche in parlamento, in regione e nei comuni si debbano mobilitare per tornare al progetto originario a quattro corsie».

È un appello alla mobilitazione tondo tondo quello che il senatore Mauro Coltorti, M5S, presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato affida alle agenzie in tarda mattinata. Una mobilitazione per riportare la Fano-Grosseto al progetto originario a quattro corsie e per trovare tutti i soldi che servono per completare il finanziamento. 

Caccia ai soldi

«Mancano i finanziamenti - scrive ancora Coltorti - per importanti tratti in tutte le regioni interessate, cioè Toscana, Umbria e Marche. Mancano i finanziamenti per la seconda galleria della Guinza senza la quale l’intera arteria risulta bloccata. Inoltre, per questa arteria a valenza europea uno studio dei flussi di traffico ha stabilito che sarebbero sufficienti due corsie invece delle quattro previste inizialmente».

Le parole forti

E qui finalmente il docente universitario grillino, solitamente composto e misurato, alza il tiro: «Ci si chiede - scrive - come siano stati realizzati questi studi e come sia possibile che una strada europea possa avere solamente due corsie, con tutte le conseguenze per quanto riguarda la sicurezza del traffico e l’entità degli inquinamenti. Ovviamente ci si chiede anche come le forze politiche che erano al governo quando sono state prese queste decisioni abbiano potuto accettare questo sottodimensionamento. Noi ci siamo attivati con il Ministero di riferimento dato che l’ANAS sta lavorando ora al progetto definitivo. Ma credo sia evidente che tutte le forze politiche in parlamento, in regione e nei comuni si debbano mobilitare per tornare al progetto originario a quattro corsie. Il Presidente Acquaroli non può essere silente. Sembra inoltre indispensabile che nell’ottica di evitare problemi alla viabilità ordinaria si realizzino prioritariamente i lotti più orientali, più prossimi al tratto già realizzato. Questa garantirebbe che l’area industriale di Fermignano, dove i traffici anche di mezzi pesanti sono maggiori, eviti traffico ingolfato e inquinamento». 

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