La segretaria Pd Chantal Bomprezzi pubblica la foto con la pasta antifascista e sui social piovono insulti: scatta la denuncia

La segretaria Pd Chantal Bomprezzi pubblica la foto con la pasta antifascista e sui social piovono insulti
La segretaria Pd Chantal Bomprezzi pubblica la foto con la pasta antifascista e sui social piovono insulti
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 18:55

ANCONA - Una foto postata su Facebook, sorridente mentre si appresta a mangiare un piatto di pasta. Non un piatto di pasta comune ma “pastasciutta antifascista”, iniziativa organizzata dall'Anpi in tutto il territorio nazionale: la segretaria regionale del Pd Chantal Bomprezzi ha immortalato il momento e subito dopo si è scatenata la bagarre con commenti che sono stati stigmatizzati dal partito delle Marche esprimendo «la propria forte solidarietà alla segretaria, vittima di un attacco fascista sui social».

Attacco social alla segretaria del Pd Marche Chantal Bomprezzi

Chantal Bonprezzi ha postato su Fb la sua foto aggiungendo  poche righe di commento: «Questa sera a cena non una pasta qualunque ma pastasciutta antifascista».

L’iniziativa  riprende un atto di festa della famiglia Cervi che, il 25 luglio 1943 per festeggiare la sfiducia a Mussolini, decisero di offrire a tutto il paese un piatto di pasta al burro: la pasta divenne simbolo della Resistenza e della lotta Partigiana dopo che il Manifesto futurista di Marinetti mise al bando la pastasciutta, a loro dire, “non adatta all’uomo nuovo”.

Il Pd scrive in una nota: «La violenza e la quantità simultanea dei vili commenti farebbe pensare ad una organizzazione di facinorosi dell’estrema destra, qualcuno a cui forse l’espressione Antifascismo dà fastidio o che sicuramente teme valori fondamentali quali la Libertà, la Pace o la Resistenza. La segretaria si è recata prontamente presso la Polizia postale per denunciare e smascherare gli autori». 

La Segretaria Bomprezzi si dice amareggiata e dispiaciuta: «Mai avrei immaginato che riunirsi per celebrare una ricorrenza di Liberazione per il nostro Paese potesse scatenare una simile violenza nei miei confronti. La libertà di espressione è per me un valore fondamentale che ho sempre difeso e sostenuto ma non deve assolutamente ledere in alcun modo nessuno, né tanto meno mancargli di rispetto con esplicite offese e insulti».

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