Amazon, ora ci siamo: Interporto e Scannell firmano il contratto per il polo logistico nelle Marche

Amazon, ora ci siamo: Interporto e Scannell firmano il contratto per il polo logistico nelle Marche (Nella foto: la firma tra Stronati e il notaio Varriale)
Amazon, ora ci siamo: Interporto e Scannell firmano il contratto per il polo logistico nelle Marche (Nella foto: la firma tra Stronati e il notaio Varriale)
di Martina Marinangeli
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Sabato 17 Dicembre 2022, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:08

ANCONA - Ci è voluto qualche giorno più del previsto per definire gli ultimi dettagli, ma alla fine il tanto agognato momento è arrivato. Ieri Interporto e Scannell hanno firmato il contratto preliminare per la cessione dei diritti edificatori su un’area di oltre 27mila metri quadrati. Una partita da 5,5 milioni di euro che dovrà essere perfezionata con la sottoscrizione dell’accordo definitivo prevista per giovedì 22 dicembre. È lo step più concreto nella maratona per realizzare il mega polo logistico di Amazon da 66mila metri quadri. Un lunghissimo iter iniziato nel 2020 e che ora fa un fondamentale passo avanti verso il traguardo. 

 


Le tappe


La firma tra Interporto e Scannell era stata prevista in prima battuta martedì scorso, poi slittata a giovedì, e ancora a ieri, perché il corposo documento necessitava di qualche aggiustamento tecnico affidato al notaio Luciano Varriale di Fermo.

Rifiniti i dettagli, ieri il presidente di Interporto Massimo Stronati si è incaricato dell’onere di andare a prendere a Roma il contratto siglato da Scannell. Poi è rientrato a Fermo per firmare a sua volta di fronte al notaio, in una spola tra Adriatico e Tirreno che vale un progetto faraonico da portare a casa nel 2024. Il prossimo passaggio è la firma del contratto definitivo calendarizzata per giovedì prossimo - al netto di ulteriori slittamenti - e dovrebbero essere presenti anche rappresentanti della stessa Amazon. A quel punto, mancherebbe solo la stipula dell’accordo tra la multinazionale e Scannell - sviluppatore materiale del progetto - che dovrebbe essere contestuale al contratto definitivo.

Ultimo miglio che prevede anche la presentazione della Scia, Segnalazione Certificata di Inizio Attività al Comune di Jesi da parte di Amazon. Poi il cantiere potrà finalmente partire per concludersi - stando alla road map ipotizzata dal progetto - nel 2024. Chiudere positivamente uno dei dossier più complicati sui tavoli della Regione - che detiene le quote di maggioranza di Interporto tramite la Svem - significherebbe anche creare 2200 posti di lavoro diretti, più l’indotto. E in un’area segnata da crisi industriali come è quella dello Jesino, sono ancora più importanti. Una partita che non può essere persa, dunque. Lo sa bene il governatore Francesco Acquaroli, che su questa operazione si gioca buona parte del mandato. Ma la giornata di ieri ha rappresentato un segnale decisamente positivo per l’esito del tortuoso iter e la speranza è che, superato questo scoglio, il resto della strada sia in discesa. E in questo senso, a Palazzo Raffaello si respira aria di ottimismo e sono tutti fiduciosi nella riuscita di un’operazione che vale il rilancio economico dell’intera regione.

Il progetto


Il progetto di variante per il polo logistico di Amazon nell’area dell’Interporto prevede la realizzazione di magazzini di varie tipologie dimensionali per diversificare l’offerta, con capacità minima di mq 275 e massima di circa 66.250 mq con altezza pari a 15 metri per tutti i comparti, tranne che per il comparto 2 dove le specifiche esigenze dell’operatore finale hanno richiesto un’altezza maggiore. Ed è proprio lì il cuore del progetto di variante, che prevede un iniziale intervento edificatorio del polo logistico del comparto 2 per una superficie di circa 66.250 mq. Un hub che, come effetto non trascurabile, avrebbe anche quello di spingere il segmento cargo dell’aeroporto Sanzio. Manca l’ultimo miglio: vietato inciampare. 

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