Il Pnrr gestito dalle Marche: 1,7 miliardi per 4.800 progetti. Ecco il piano punto per punto

Il Pnrr gestito dalle Marche: 1,7 miliardi per 4.800 progetti. Ecco il piano punto per punto
Il Pnrr gestito dalle Marche: 1,7 miliardi per 4.800 progetti. Ecco il piano punto per punto
di Martina Marinangeli
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Martedì 4 Aprile 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 12:23

ANCONA  - È il tema dei temi. La traduzione in progetti concreti delle mastodontiche risorse che da Bruxelles piovono sull’Italia attraverso il canale del Piano di ripresa e resilienza. Un passaggio, quello della messa a terra dei fondi, su cui il Paese si sta dimostrando quantomeno in affanno. E anche le Marche rischiano di pagarne le conseguenze. Come nel caso del mezzo miliardo messo per il raddoppio di un tratto della ferrovia che da Ancona corre verso Roma, in bilico perché difficilmente potrà essere rispettata la deadline del 2026 per il collaudo dell’opera. In questo caso, il soggetto attuatore è Rfi. Ma qual è il quadro finanziario del Pnrr che viene gestito direttamente dalle Marche?

 

Il quadro


Il perimetro all’interno del quale si muove il Next Generation Eu declinato sulla nostra regione è stato tracciato ieri durante l’evento “Opportunità europee per il rilancio delle Marche”, tra Pnrr e nuova programmazione di Fesr e Fse 2021/2027, andato in scena ieri ad Ancona.

I numeri parlano da soli: il pacchetto che, ad oggi, dai ministeri è stato trasferito nelle Marche ammonta a 1,7 miliardi di euro, da rendere concreti in 4800 progetti. E vengono gestiti da diversi enti, ognuno per la propria parte: pubblica amministrazione (Regioni, Comuni, ecc), Università o enti di ricerca, scuole di ogni ordine e grado, aziende ospedaliere, ordini professionali e Camera di commercio. Nello specifico della Regione, invece, parliamo di un plafond - aggiornato a ieri - pari a 253 milioni di euro per 286 progetti di cui è soggetto attuatore. 

Di questi, la fetta più grande riguarda la sanità, che si prende da sola il 57% della torta. Segue a distanza il capitolo digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, a cui va il 23% del totale. Ci sono poi i segmenti per inclusione e coesione (17%= e transizione ecologica (3%). Gli obiettivi specifici che la Regione deve raggiungere entro la fine del 2023 riguardano la produzione di studi di fattibilità e l’affidamento della progettazione. E i tecnici di Palazzo Raffaello si dimostrano ottimisti: «In parte sono stati già affidati e in parte in corso di affidamento. In ogni caso, contiamo di centrare questi obiettivi specifici nei tempi».

Diverso è il discorso sulla realizzazione nel concreto delle opere, ma per quello c’è tempo fino al 2026. Intanto, dopo Pasqua, la Regione presenterà il portale Easy Pnrr, realizzato per aggiornare in tempo reale lo stato di avanzamento del Piano e garantire una maggior puntualità e trasparenza nella gestione delle risorse. Nell’attesa, prendiamo in esame il capitolo che da solo vale oltre la metà del tutto: la sanità.


Il capitolo


La Misura 6 del Pnrr tarata sulle Marche vale 198.777.853 euro ed è divisa in due capitoli. In primis, quello delle infrastrutture da 70.786.725 euro, con la realizzazione di 29 Case della Comunità distribuite su tutto il territorio (42.494.802 euro), nove Ospedali di Comunità (per 23.178.983 euro) a Mombaroccio, Cagli, Jesi, Chiaravalle, Loreto, Corridonia, Treia, San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno, e 15 Centrali operative territoriali (5.112.939 euro). Ma il segmento che cuba più risorse è quello dell’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, comprensivo dell’acquisto delle grandi apparecchiature per i reparti: una partita che vale 127.991.127 euro. I soldi ci sono. Ora basta “solo” saperli spendere.

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