ANCONA Scuole moderne, sicure e green: gli istituti marchigiani - finalmente - si rifanno il look. Dopo la prima tranche da 18,8 milioni di euro stanziata a febbraio del 2022 per ricostruire da zero o adeguare gli edifici in chiave antisismica e di efficientamento energetico, ora arriva un’altra iniezione di liquidità. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti approvato lo scorso venerdì il secondo pacchetto di finanziamenti, che questa volta ammonta a 27,5 milioni di euro. Si tratta di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per i quali la Regione ha emanato un bando ad hoc nel 2022: 70 Comuni e 5 Province hanno presentato 93 progetti in totale e, ad oggi, 11 di questi sono riusciti ad ottenere la copertura finanziaria per gli interventi, quattro con la prima tranche e sette con la seconda, che ha avuto il via libera da Roma la scorsa settimana.
I progetti
Partiamo da quest’ultimo lotto da 27,5 milioni di euro.
Il Liceo Galilei di Ancona è riuscito ad ottenere i 2.379.000 euro necessari al miglioramento sismico ed efficientamento energetico del corpo A del complesso, stessa tipologia di intervento che verrà portata avanti anche nella Scuola primaria e dell’infanzia Molini di Fermo, che si accaparra 1.553.669 euro. Al gruppo si aggiungono poi i cinque interventi, distribuiti sul territorio regionale, di demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti. Parliamo del Liceo Nolfi Apolloni di Fano - che con uno stanziamento da 6.215.173 euro ottiene la cifra più alta - della Scuola dell’infanzia di Montecarotto (2.060.000 euro), dell’Istituto comprensivo di Monteprandone (4.998.514 euro), dell’Istituto comprensivo Rotella Montalto (2.531.600 euro) e dell’Istituto comprensivo Rossini di San Marcello (2,6 milioni). Per gli altri 5.164.125 euro che il Ministero ha previsto per le Marche, è in corso l’ulteriore scorrimento della graduatoria per l’individuazione degli enti beneficiari dell’assegnazione. Il cronoprogramma per la realizzazione dei progetti è quello molto serrato dettato dal Ministero e previsto dal Pnrr: entro il 15 settembre dovrà essere centrato l’obiettivo della determina di aggiudicazione dei lavori, da far partire entro il 30 novembre. La deadline per chiudere i cantieri è invece fissata al 31 dicembre 2025, con collaudo finale non oltre il 31 marzo 2026. E dati i tempi richiesti in Italia per portare a casa opere del genere, bisogna mettersi in moto prima di subito. Questi interventi per la messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica, si diceva, vanno a sommarsi ai progetti per i quali, nel febbraio 2022, erano stati stanziati altri 18,8 milioni di euro. Allora ad aggiudicarsi il bottino erano stati l’Ipsia Ricci di Fermo - con un finanziamento da 6.211.755 euro per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica - e l’Istituto comprensivo Villa San Martino di Pesaro, che per la stessa tipologia di intervento aveva presentato un progetto da 5.497.792 euro. Per la demolizione e ricostruzione dell’Istituto comprensivo Pirandello di Mombaraccio erano stati invece stanziati 1.635.000 euro, e per la costruzione in un nuovo sito della Scuola secondaria di primo grado Lanfranco, il Comune di Gradara aveva ottenuto 5.450.000 euro. Nei progetti presentati da Comuni e Province, che hanno avanzato candidature per i finanziamenti, sono state individuate soluzioni innovative - come richiesto dal bando regionale - che vanno dall’autosufficienza energetica dell’edificio attraverso l’uso del fotovoltaico, alla previsione di spazi aperti alla vita extrascolastica. Ora vanno solo messi a terra.