Frenata dell’effetto Covid sull’export marchigiano

Pfizer prevede una riduzione del 15% delle produzioni ad Ascoli Cala la domanda cinese dell’antivirale Paxlovid per i casi gravi

Frenata dell’effetto Covid sull’export marchigiano
Frenata dell’effetto Covid sull’export marchigiano
di Lorenzo Sconocchini
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 07:04

ANCONA L’effetto Covid continua a segnare l’andamento dell’economia anche (forse in particolare) nella nostra regione. Superate le conseguenze dirette della pandemia - con il lockdown e le pesanti restrizioni alla circolazione di persone e merci - adesso le ricadute dell’emergenza sanitaria che nel febbraio 2020 ha cambiato le nostre vite si avvertono soprattutto nelle esportazioni, con il saliscendi legato alla produzione di farmaci antivirali contro il Covid-19, che segue l’andamento della diffusione del virus e dell’impatto dei casi più gravi sui sistemi sanitari.

Annunciati 23 licenziamenti

Per questo le notizie in arrivo dallo stabilimento di Ascoli della Pfizer - dove il colosso Usa dei farmaci ha annunciato un taglio di 23 dipendenti, prevedendo per il 2024 un calo di produzione del 15% - fanno temere per il futuro andamento dell’export marchigiano.

Sta scemando l’effetto traino esercitato soprattutto dal 2022 dal settore farmaceutico, che aveva fatto registrare aumenti esponenziali delle vendite di prodotti soprattutto in Cina, salite in appena un anno, nel confronto tra i primi 9 mesi ‘22-‘23, da 316,9 milioni a 3,673 miliardi. (+1.058,5%)

Gran parte del merito è stato proprio della fabbrica ascolana di Campolungo, dove grazie anche un piano di potenziamento dell’organico (salito in due anni da 701 dipendenti stabili ai 773 attuali) si era arrivati a produrre nel 2022 ben 15 milioni di pillole di Paxlovid, l’antivirale per i Covid, di cui proprio la Cina è stata negli ultimi tempi una voracissima cliente. Ma ormai da diversi mesi il consumo di questo farmaco, apprezzato per la sua capacità di contrastare Omicron e somministrato nei casi severi di Covid-19, è in deciso calo, seguendo l’andamento delle curve dell’epidemia, che nonostante la sua diffusione in diverse aree del mondo fa registrare una minore incidenza di pazienti a rischio di ospedalizzazione. Risultato? Per il 2024 Pfizer prevede di produrre ad Ascoli Piceno solo due milioni di pillole di Paxlovid.

Le strategie

Preoccupa anche la decisione strategica della multinazionale di spostare in uno stabilimento irlandese la produzione ora basata nelle Marche del Medrol, un cortisonico destinato anch’esso in gran parte al mercato cinese. Gli effetti sulle produzioni farmaceutiche di questo cessato allarme Covid si erano già avvertiti con l’aggiornamento sulle esportazioni del terzo trimestre 2023 diffuso dall’Istat ed elaborato da Camera di commercio Marche: proprio l’export del comparto farmaceutico, dopo numerosi trimestri di crescita sostenuta, mostrava una contrazione del 17,2%.

E non è un caso che tra le cinque province marchigiane quella ad avere il risultato peggiore sia proprio Ascoli (-16,4%), dove ha sede la fabbrica Pfizer. Gli oltre 15 miliardi di euro di esportazioni marchigiane del gennaio-settembre 2023 sono costituiti per ben più di un terzo (38, 4%) da articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (5.931,4 milioni) e proprio questi hanno subìto nel periodo una notevolissima contrazione (-17,2%), decisiva per portare in campo negativo le esportazioni totali. Si tratta di medicinali e preparati farmaceutici, il cui valore aveva raggiunto comunque un ammontare elevatissimo nei primi nove mesi del 2022, attestandosi a circa 7, 1 miliardi.

Un trend al ribasso

«L’articolazione trimestrale delle esportazioni marchigiane di articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici, dopo il massimo storico del primo trimestre del 2023 (4.869, 3 milioni, pari al 60% delle esportazioni), aveva già registrato un drastico ridimensionamento nel secondo trimestre - si legge nel report di Camera di Commercio - portandosi a 726 milioni. con un andamento sfavorevole che prosegue ulteriormente nel luglio-settembre 2023, quando sono scendono a 336, 2 milioni». Con le notizie in arrivo da Ascoli, il trend al ribasso è destinato ad accentuarsi.

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