Marche in zona bianca solo dal 21 giugno, ancora tre settimane in gialla. Intanto gli ospedali si svuotano: terapie intensive al 16%

Marche in zona bianca solo dal 21 giugno, ancora tre settimane in gialla. Intanto gli ospedali si svuotano: terapie intensive al 16%
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 28 Maggio 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 22:31

ANCONA - Ancora non si vede la dirittura d’arrivo verso il traguardo della zona bianca, l’ultima terra promessa del post-lockdwon, a cui le Marche non approderanno prima del 21 giugno. I dati di ieri - 154 nuovi positivi emersi dall’esame di 1.469 tamponi molecolari, il 10,5% - chiudono la settimana del monitoraggio con le Marche a quota 829 contagi, 79 in più del massimo da non superare per restare entro il limite di incidenza di 50 casi a settimana ogni 100mila abitanti.

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Bisogna rispettare questo parametro per tre settimane consecutive prima entrare in zona bianca, la fascia con restrizioni ridotte al minimo (mascherine, niente assembramenti, distanze sempre da rispettare) e senza coprifuoco, ma le Marche non hanno ottenuto ancora il primo “tagliando”, viaggiando a un’incidenza di poco superiore a 55 nell’ultima settimana. 
Già lunedì prossimo Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia passeranno in zona bianca e ieri altre 9 regioni e una provincia autonoma avevano parametri in regola per incamminarsi sul rettilineo verso una normalità sempre più simile a quella dell’era pre-Covid. Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, se non ci sarà un peggioramento, dovrebbero tagliare il traguardo il 7 giugno, altre (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, provincia di Trento e Puglia) il 14 giugno.


In lista d’attesa
Le Marche e altre regioni restano in lista d’attesa, con un eccesso di incidenza da smaltire.

L’esito è scontato, anche se i risultati del monitoraggio saranno resi noti oggi, nel consueto appuntamento del venerdì in cui ministero della Salute e Istituto superiore della Sanità illustrano il report con i parametri sul contenimento dell’epidemia nelle varie regioni, che fanno da supporto all’assegnazione dei colori. 


L’Rt e i ricoveri
Le Marche hanno un quadro del tutto rassicurante sia per l’Rt basato sui casi sintomatici (stabile a 0.82) che non ha più un ruolo chiave nel monitoraggio ma è sempre un indice da tenere sotto controllo, sia per l’Rt ospedaliero. L’occupazione per Covid dei posti letto totali è scesa al 16% in Terapia intensiva (ieri 34 ricoveri negli ospedali della regione) e all’11% in Area medica (132 pazienti, -8 rispetto al giorno prima) valori che consentiranno di conservare una classificazione di rischio bassa. 
A marzo, nel picco dell’ondata di fine inverno, la saturazione aveva superato il 60%. Poi si è andati in discesa, grazie al calo dei positivi e all’avanzata della campagna vaccinale, che finora ha coperto il 38% dei marchigiani con la prima dose e il 19% anche con il richiamo. Ma ancora la curva dei contagi, per quanto in frenata prolungata, è troppo alta di 5 punti e solo nel prossimo monitoraggio - con i contagi calcolati da oggi a giovedì prossimo - scenderà quasi certamente sotto quota 50 ogni 100mila residenti, che per le Marche (regione da 1.501.406 residenti) significa non superare i 750 casi settimanali, in media 107 al giorno. Negli ultimi 7 giorni il trend quotidiano è stato di 118, ma rispetto al report precedente i casi sono diminuiti del 26% e dunque pare scontato che nel monitoraggio di venerdì 4 giugno il parametro dell’incidenza scenda in zona sicurezza. 


Il tracciamento
La soglia massima è fissata a 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti perché gli esperti stimano che sotto quel livello di incidenza i Dipartimenti di prevenzione riescano a garantire un tracciamento sistematico dei contagi, per spegnere sul nascere qualsiasi focolaio e impedire all’epidemia di ripartire. Poi però il rispetto di questo limite dovrà essere confermato per altre due settimane consecutive - a meno che non cambino le regole introdotte dal nuovo decreto del governo sulle ripartenze - e dunque il passaggio delle Marche dall’attuale zona gialla a quella bianca dovrebbe avvenire da lunedì 21 giugno, quando comunque è già previsto che il coprifuoco sia rimosso in tutta Italia. La circolazione virale continua ad essere molto differente nelle province marchigiane, con picchi d’incidenza a Pesaro Urbino e Ascoli (73 casi ogni 100mila nell’ultima settimana) e un minimo in quella di Ancona, scesa a 26. 
Frena il ritmo dei decessi per Covid, anche se ieri c’è stata purtroppo un’altra vittima, una 91enne di Francavilla d’Ete, nel Fermano, che porta il totale nelle Marche a 3.012. 

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