Il Covid circola sottotraccia: pochi tamponi, casi nascosti. Ma c'è un aumento del 30%

Il Covid circola sottotraccia: pochi tamponi, casi nascosti. Ma nei reparti non c’è ressa
Il Covid circola sottotraccia: pochi tamponi, casi nascosti. Ma nei reparti non c’è ressa
di Lorenzo Sconocchini
3 Minuti di Lettura
Sabato 25 Novembre 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 08:46

ANCONA - Il Coronavirus che ci ha cambiato la vita per due anni e passa circola ormai liberamente. Quanto? Impossibile dirlo, perché ormai con il venir meno delle restrizioni (compreso l’obbligo di quarantena per i positivi) solo una minoranza di chi avverte sintomi o teme il contagio da Sars-Cov-2 si sottopone al rito del tampone. Nell’ultima settimana monitorata dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche (15-21 novembre) nella nostra regione meno di duemila persone (1.987) si sono affidate al test, 976 delle quali sono risultate positive, con un aumento dei casi di circa il 30% rispetto alla settimana precedente.

 

Un anno fa di questi tempi, giusto per fare un confronto, i tamponi settimanali nelle Marche avevano superato quota 10mila e l’8 marzo dell’anno scorso, quando l’epidemia era ancora in una fase intensa, si raggiunse il picco giornaliero di 11.528 tamponi.


L’occupazione dei posti letto


Il Coronavirus corre dunque sottotraccia, largamente sottostimato dai dati ufficiali contenuti nei report settimanali dell’Osservatorio epidemiologico regionale.

I suoi effetti sul sistema sanitario, misurati dal dato dei ricoveri di pazienti con Covid-19, restano però ampiamente sotto controllo, con 137 degenti Covid registrati dal report uscito ieri (4 soltanto in terapia intensiva) con quote di occupazioni minime dei posti letto in una regione che, nelle fasi più acute di fine marzo 2021, aveva dovuto sopportare una saturazione per Covid del 60% dei posti disponibili in terapia intensiva (157 ricoverati) e del 66% in area medica (812). Nelle ultime due settimane per altro, stando ai report settimanali, non si sono verificati decessi in qualche modo correlati al Covid.


E in questa fase di epidemia strisciante e silenziosa, davvero in pochi ritengono opportuno vaccinarsi contro il Covid, nonostante le raccomandazioni di medici ed esperti che consigliano di rinnovare i cicli di immunizzazione per gli over 60 e i soggetti fragili. Da metà ottobre, quando nelle Marche è partita la campagna di immunizzazione con i vaccini di ultima generazione, le somministrazioni di siero anti-Covid sono state in tutte le Marche 22.973, in una regione che nelle fasi calde della campagna vaccinale di massa viaggiava a una media di 15mila vaccinazioni al giorno, con picchi che sfioravano i 20mila.


Malanni di stagione


Intanto, oltre al Sars-Cov-2 nelle sue ultime varianti, adesso circolano altri virus respiratori. Quelli dell’influenza stagionale, tutti di tipo A (soprattutto H1N1, ma anche H3N2) e poi Rhinovirus, Adenovirus, virus parainfluenzali, Coronavirus umani diversi da Sars-Cov-2 e Metapneumovirus. Tutti si manifestano sotto forma di sindromi influenzali che sono monitorate dall’Istituto superiore di Sanità attraverso la rete di sorveglianza RespiVirNet (prima si chiamava Influnet) affidata a medici e pediatri di famiglia che fanno da sentinella (25 per ora nelle Marche).


Nella nostra regione la diffusione è ancora bassa (livello giallo), con un’incidenza stimata nell’ultima settimana in 6,64 casi ogni mille assistiti (la scorsa settimana eravamo a 5,2), una diffusione inferiore rispetto alla media italiana, stimata in 7,6 casi ogni mille assistiti. L’incidenza più alta, come sempre, è quella registrata nella classe d’età fino a 4 anni, che nelle Marche è salita a 9,8 casi su mille assistiti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA