Il coronavirus presenta il conto (economico): cinque milioni e mezzo in più per le prestazioni extra dei sanitari

Il coronavirus presenta il conto (economico): cinque milioni e mezzo in più per le prestazioni extra dei sanitari
Il coronavirus presenta il conto (economico): cinque milioni e mezzo in più per le prestazioni extra dei sanitari
di Martina Marinangeli
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Giovedì 10 Giugno 2021, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:36

ANCONA - Il costo del Covid lo si calcola, innanzitutto, sulle vite umane che si è portato via (oltre 3mila solo nelle Marche). Poi, c’è l’effetto domino non indifferente su un’economia costretta ad andare avanti a singhiozzo per più di un anno. Ma nel conto finale compare anche la spesa aggiuntiva che la gestione dell’emergenza ha comportato per le casse della sanità. Le prestazioni “extra” chieste al personale ospedaliero per arginare lo tsunami che si stava abbattendo sulle strutture - con un tour de force iniziato nel marzo 2020 e non ancora arrivato al traguardo – sono state tradotte in cifre nella delibera 721 approvata dalla giunta regionale lo scorso lunedì ed ammontano ad un totale di 5.750.000 euro, da suddividere tra le quattro aziende ospedaliere. 

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Lo schema di accordo

Con il documento emanato da Palazzo Raffaello, in sintesi, viene dato disco verde allo schema di accordo con gli Enti del Servizio sanitario regionale «per il finanziamento delle spese incrementali del personale sanitario dovute alla pandemia».

Scendendo nel dettaglio, è stato previsto uno stanziamento di 3.849.116 euro per l’Asur, 1.150.339 euro per gli Ospedali Riuniti di Ancona, 465.126 euro per l’azienda ospedaliera di Pesaro Marche Nord, e 285.419 euro per l’Inrca. Sono ricomprese le spese addizionali sostenute dalle strutture sanitarie per straordinari e bonus, e riconoscimenti per prestazioni della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie. 

I premi corrisposti

Ammissibili anche i premi corrisposti al proprio personale dagli Enti del Ssr: «in questo caso – si legge nella delibera –, il rimborso delle spese sostenute sarà valorizzato attraverso l’utilizzo di una somma forfettaria per ciascun Ente, individuata sulla base delle somme erogate entro aprile 2021 e del numero dei destinatari». A permettere di allargare i cordoni della borsa sanitaria, altrimenti stretti in rigidi limiti di spesa, sono state le disposizioni definite dalla Commissione europea e dall’Anpal già nel 2020, proprio per far fronte ai necessari interventi di contrasto alla pandemia. 

Le linee di indirizzo

Linee di indirizzo che hanno dettagliato cosa fosse ammissibile al cofinanziamento dei fondi europei Fse, tra cui «le prestazioni aggiuntive effettuate dal personale sanitario (personale medico, infermieristico, ecc.) per garantire la gestione dell’emergenza». Declinata a livello regionale, questa disposizione ha permesso di poter imputare al Por Fse marchigiano anche «le indennità erogate al personale sanitario ed al personale di supporto all’assistenza a causa della pandemia da Covid 19 – prosegue la delibera –. Nello specifico, si ritengono ammissibili le indennità di terapia intensiva o sub-intensiva, nonché le indennità di malattia infettiva». La misura delle somme forfettarie in questione è stata definita sulla base delle tariffe stabilite dal Contratto nazionale del lavoro del Comparto sanità, sottoscritto il 21 maggio 2018.

Le indennità giornaliere

Nello specifico, 6,88 euro al giorno per l’indennità di malattia infettiva; 5,51 euro al giorno per quella di terapia intensiva o sub-intensiva; 1,37 euro al giorno per le indennità di malattia infettiva riconosciute al personale ausiliario specializzato ed agli operatori tecnici addetti all’assistenza. «L’applicazione è avvenuta secondo i criteri contenuti nei Protocolli sottoscritti tra la Regione, gli Enti del Ssr e le organizzazioni sindacali», specifica il documento. Il regolamento europeo aveva previsto che la spesa ammissibile fosse quella riferita ai costi aggiuntivi del personale sanitario maturati a partire dal 1 febbraio 2020. 
Il regolamento europeo
Nel caso degli Enti del Ssr Marche, invece,si tratta di quella sostenuta a decorrere dal 1 marzo 2020. Obiettivo della delibera è dunque quello di approvare lo schema di accordo che andranno a sottoscrivere l’autorità di gestione del del Por Fse 2014/2020 e le quattro aziende ospedaliere, beneficiarie del provvedimento.

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