MACERATA - “The Economist”, prestigioso settimanale d'informazione politico-economica in lingua inglese, ha pubblicato in questi giorni un bell’articolo interamente dedicato a Macerata e ai suoi rapporti amichevoli con la Cina nati oltre 400 anni fa grazie all’opera di mediazione operata da padre Matteo Ricci. L’autore è John Hooper, che ha visitato la città a fine settembre su invito del rettore dell’Università di Macerata John McCourt per prendere parte al Macerata Humanitas Festival.
Occasioni di visibilità
«È una dimostrazione – sottolinea il rettore – di come manifestazioni come quella promossa dal nostro Ateneo consentano di creare occasioni di visibilità a livello nazionale e internazionale per l’intera città e orientano l’attenzione su alcuni punti di forza del nostro ateneo».
Le relazioni meticolese
A colpire il noto giornalista britannico, inviato da tanti anni di “The Economist” per l’Italia e la Città del Vaticano, e autore del libro “The Italians”, sono state le evidenti relazioni che ancora oggi intercorrono tra la piccola città collinare - “A corner of Italy that is forever China”, ossia “un angolo dell’Italia che è da sempre Cina” - e il gigante asiatico, nonostante l’attuale diffidenza dell’Occidente verso la terra del dragone.
I legami
Hooper descrive i legami, storici e attuali, a livello amministrativo, accademico e religioso, ricordando la figura del gesuita assurto a simbolo del dialogo tra Oriente e Occidente.
L’articolo è pubblicato online (https://www.economist.com/europe/2023/10/12/a-corner-of-italy-that-is-forever-china) e sulla versione cartacea europea con il titolo “The persistence of memory”.