Disco e mascherine, scatta la mini-proroga: fino al 19 febbraio niente concerti e feste all'aperto. Ora tocca alla scuola: cosa vuole fare il governo

Niente feste e concerti fino al 19 febbraio

Disco e mascherine, scatta la mini-proroga: fino al 19 febbraio niente concerti e feste all'aperto. Ora tocca alla scuola: cosa vuole fare il governo
Disco e mascherine, scatta la mini-proroga: fino al 19 febbraio niente concerti e feste all'aperto. Ora tocca alla scuola: cosa vuole fare il governo
di Maria Cristina Benedetti
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Martedì 1 Febbraio 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 15:33

ANCONA - Chiusa la partita per il Quirinale, il governo riprende in mano il dossier sulle misure anti-Covid. Con un obiettivo preciso: semplificare le regole e avviare il percorso verso la normalizzazione. Sfronda, ma soprattutto accelera con due mosse in una settimana per prolungare le misure in scadenza e mettere ordine, dalle quarantene a scuola fino al sistema dei colori e alla durata del Green pass per chi ha fatto il booster.

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La scelta 
Nel primo Consiglio dei ministri dopo la rielezione di Mattarella al Quirinale, scatta una mini proroga di dieci giorni: fino al 10 febbraio le discoteche rimarranno chiuse, saranno vietati i concerti e le feste all’aperto e sarà ancora obbligatorio utilizzare le mascherine all’aperto in zona bianca. È un graduale allentamento delle restrizioni.

Un preludio alla giornata di domani quando un nuovo Cdm metterà mano agli interventi per semplificare le norme sulla scuola.


Sui banchi
Due i passaggi-chiave. Il primo: estendere alle elementari le regole già in vigore per medie e superiori. Ovvero: la classe va in didattica a distanza a partire da tre contagi, mentre con due positivi rimarrà a casa solo chi non è vaccinato o chi è vaccinato da più di 120 giorni e non ha fatto il booster o chi è guarito da più di 120 giorni. Per chi andrà in dad, inoltre, niente più quarantena ma autosorveglianza. Il secondo: equiparazione del sistema delle quarantene scolastiche a quello in vigore per tutti i cittadini. Della serie: niente isolamento per vaccinati da meno di 120 giorni o con booster e guariti, cinque giorni per chi è vaccinato o guarito da più di 120 giorni e dieci per i non vaccinati.
Altro giro. Domani verrà affrontata pure la richiesta delle Regioni di distinguere i ricoverati “per” da quelli “con” Covid, pazienti asintomatici che entrano in ospedale per un altro motivo e risultano poi positivi al tampone di controllo. Ancora aperta è la discussione sulle fasce di colore e la durata del Green pass. Sempre per le Regioni è necessaria «non più la suddivisione per zone di rischio, ma in relazione al completamento del ciclo vaccinale». In sintesi: via il sistema delle fasce. A un patto, anzi due: rimarrà per l’analisi epidemiologica e resterà la zona rossa. Ancora da valutare è l’estensione della durata del Green pass per chi ha fatto il booster. Dovuta parentesi: da oggi il certificato verde durerà sei mesi dai nove attuali. Il punto è se renderlo illimitato oppure portarlo fino allo scadere dello stato d’emergenza, fissato al 31 marzo e che per il sottosegretario alla Salute Sileri non sarà prorogato. O, ancora, spingerlo fino al 15 giugno, data in cui in base ai provvedimenti in vigore il pass non dovrà più essere utilizzato. Confermato da oggi il nuovo giro di vite che lo impone nella quotidianità, salvo eccezioni. Ottenibile tramite vaccino, tampone o certificato di guarigione, sarà necessario per entrare nei principali uffici e attività, poste, banca e librerie comprese. I titolari o gestori degli esercizi non sono obbligati a verificarne il possesso, ma possono procedere con controlli a campione. Libero accesso nei negozi di generi alimentari, in quelli che vendono cibo per gli animali domestici, articoli igienico-sanitari, nelle farmacie, parafarmacie, ottici e distributori di carburante. Nei supermercati si può comprare qualsiasi cosa, a prescindere dalla tipologia merceologica. La stretta di oggi riguarda anche gli over 50 non immunizzati: scattano le multe di 100 euro una tantum, come deciso dal decreto che ha imposto l’obbligo vaccinale per questa fascia d’età.

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