Il direttore Usr Marche: «Per noi quarantene azzerate. Le regole per ora non variano: classe a casa con un positivo»

Marco Ugo Filisetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche
Marco Ugo Filisetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 5 Gennaio 2022, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 09:49

ANCONA - Marco Ugo Filisetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, il ritorno sui banchi è alle porte per gli studenti marchigiani, ma si teme che possa conseguirne un ulteriore aumento dei casi positivi: sono previste nuove misure per la gestione del contagio negli istituti?
«Non ci risultano novità, e non ci è stato comunicato alcun differimento del calendario, dunque il 7 gennaio riprendono le attività scolastiche come sempre, pur nel contesto che sappiamo». 

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Qualche realtà si sta muovendo diversamente: per fare un esempio, il Comune di Tolentino ha deciso di tenere chiuse le scuole il 7 e l’8 gennaio, in via precauzionale, in seguito all’andamento crescente della curva del contagio.

 
«Laddove ci fossero focolai o rischi gravi collegati all’evoluzione epidemiologica, in un determinato territorio, può essere disposta la chiusura delle scuole dalle autorità locali. Ma è un provvedimento che viene preso a prescindere dalla fine delle vacanze natalizie. Non c’è un differimento della riapertura delle scuole in generale. Se la situazione è particolarmente grave dal punto di vista epidemiologico, una misura del genere può essere introdotta sempre». 


Come funzionerà con le quarantene di classe? 
«Al momento, come prima delle vacanze». 


Dunque la classe va in didattica a distanza alla presenza di un solo positivo? 
«Sì, perché le autorità sanitarie non sono in grado di gestire i tamponamenti a T0 (il tampone a tempo zero, da effettuare il prima possibile, ndr) e quindi, precauzionalmente, il contatto diretto non sta in presenza a scuola». 


Il decreto del 30 dicembre prevede, in generale, che la quarantena preventiva non si applichi a coloro che abbiano avuto contatti stretti con soggetti positivi nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione, nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo: come si traduce nel contesto scolastico? 
«Noi non distinguiamo tra chi ha fatto due, tre dosi o nessuna. Al momento, fino a nuova disposizione, con un positivo in classe scatta il divieto della presenza a scuola». 


La Regione ha organizzato una giornata di screening gratuito, domani, per gli studenti di elementari e medie che presentino sintomi o che abbiano avuto un contatto diretto con un caso positivo: può essere utile a contenere il contagio tra i banchi? 
«Evita ai positivi di determinare un problema per la classe. Chi risulta positivo il 6 gennaio - e nei 10 giorni precedenti non era in classe perché c’era la pausa natalizia – non andrà a toccare il servizio scolastico». 


Avete il dato di quanti ragazzi in età scolare siano positivi al momento?
«No, ma in teoria alla ripresa delle lezioni nessuna classe dovrebbe essere in quarantena, perché chi è diventato positivo nel periodo delle vacanze, non essendo andato a scuola nei giorni precedenti, non è contatto diretto e quindi non determina la quarantena». 


Il trend delle vaccinazioni in età scolare ha fatto registrare un incremento nel tempo? 
«C’è stato un incremento e, adesso, sarebbe interessante vedere se gli studenti e le loro famiglie hanno ritenuto di vaccinarsi durante le vacanze natalizie. Al momento, per i nostri ragazzi non c’è l’obbligo del vaccino, benché ci sia quello di esibizione del green pass rafforzato sui mezzi pubblici». 


Si sta parlando di estendere l’obbligo di green pass per l’ingresso nelle scuole anche agli studenti: cosa ne pensa? 
«Cosa ne penso credo sia irrilevante. Inoltre, se corriamo dietro alle voci, diventiamo matti. C’è già abbastanza cacofonia su questo argomento. Noi parliamo solo per atti amministrativi: se c’è un provvedimento, lo comunico».

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