ANCONA - Il doppio binario della sanità nella battaglia contro il Covid. Se da una parte si lavora sulla campagna vaccinale – ieri sono partite anche le prenotazioni per la fascia pediatrica che va dai 5 agli 11 anni –, dall’altra gli ospedali stanno riorganizzando i reparti per farsi trovare pronti nel caso i ricoveri continuassero ad aumentare. Un doppio fronte che impegna il personale sanitario nel secondo Natale in trincea e di fronte alla quarta ondata dello tsunami Covid. Tutte le aziende ospedaliere stanno lavorando di cesello per ricavare spazi da destinare ai pazienti che hanno contratto il virus, senza impattare pesantemente sull’attività chirurgica degli altri reparti come avvenuto in passato.
La situazione a Torrette
Per il momento, agli Ospedali Riuniti di Ancona si è deciso di destinare tutti i 40 posti letto di Malattie infettive ai degenti Covid (ne sono già occupati 34), mentre Marche Nord di Pesaro ha riconvertito Pneumologia ricavando 14 posti.
La riorganizzazione progressiva
Il problema della riorganizzazione resta, per tutti, quello del personale, con la coperta che si fa sempre più corta. Mentre gli ospedali preparano le barricate, sul campo si va avanti con le vaccinazioni, anche se la prima giornata di prenotazioni per la fascia 5-11 anni non ha fatto registrare un boom di richieste: ieri ne sono arrivate 1311 su una platea di 92.645 bambini. La percentuale, più alta nella provincia di Ancona con il 2,2%, mentre il Fermano e l’Ascolano si fermano allo 0,9%. Ma è solo l’inizio. Le somministrazioni partiranno oggi ad Urbino, Macerata e Fermo, mentre negli altri punti individuati, tra le cinque aree vaste, per la vaccinazione pediatrica si comincerà nei prossimi giorni. Nei punti vaccinali ospedalieri di Muraglia a Pesaro, di Urbino ed al Salesi di Ancona, durante le fasce orarie e nei giorni dedicati alle somministrazioni ai bimbi, ci saranno clown, animazioni e giochi per rendere più semplice e leggero il momento. Quanto agli hub per le vaccinazioni degli adulti, nelle scorse ore c’è stato un vertice con i direttori di area vasta durante il quale si è deciso di indire un bando per individuare nuove sedi al fine di spostare quelli inadeguati: Ancona, Senigallia, Jesi, Fabriano, Civitanova Marche e Fermo sono le sedi carenti. L’altra esigenza impellente è quella di poter contare su un numero sufficiente di personale per le vaccinazioni, ma i medici promessi dalla struttura commissariale tardano ad arrivare. O meglio, tre di quelli in scadenza sono stati riconfermati, e ne sono stati contattati altri sette, che dovrebbero iniziare entro la fine di questa settimana. Ma rispetto ai 187 richiesti dalle Marche, il numero non è neanche lontanamente vicino alla sufficienza.
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