ANCONA - Dal primo marzo si parte con la somministrazione del vaccino anti-Covid al personale scolastico. Dal giorno seguente, invece, toccherà a forze dell’ordine, forze armate, vigili del fuoco, polizia locale, volontari di protezione civile, prefetture, magistratura e questure.
Ad aggiornare la tabella di marcia della campagna vaccinale è stato ieri l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, che in Consiglio regionale ha illustrato la road map delle prossime settimane rispondendo ad un’interrogazione del Partito democratico.
La road map
Partirebbe così la seconda fase del Piano, che vede come primi target i cosiddetti servizi fondamentali: per i soggetti di questi comparti che hanno meno di 55 anni, è previsto l’utilizzo di AstraZeneca – anche se ieri gli esperti si sono detti favorevoli alla sua somministrazione fino ai 65 anni, ma si attende il disco verde dell’Aifa –, mentre agli over 55 andrà il farmaco di Pfizer Biontech, del quale ieri sono state consegnate nelle Marche altre 12.800 dosi. Farmaco impiegato anche nelle vaccinazioni degli ultraottantenni, in partenza sabato e per le quali sono arrivate oltre 67mila prenotazione su una platea di circa 124mila soggetti (al netto dei 9mila ospitati nelle Rsa, per i quali la somministrazione è già in corso).
Il monitoraggio
L’obiettivo
«Contiamo di completare la prima fase della vaccinazione in 21 giorni – la previsione dell’assessore, riferita agli ultraottantenni che da sabato si recheranno nei 15 punti di vaccinazione distribuiti sul territorio regionale – e, una volta finito, verranno vaccinate le persone con comorbidità, fragilità e disabilità appartenenti ad altre fasce di età». L’ipotesi è di partire con questo target da aprile. Dure le repliche dei consiglieri del Pd, che hanno criticato l’intera organizzazione della campagna. «Solo 15 punti vaccinali in tutta la regione sono molto pochi – inizia il fuoco di fila il consigliere dem Antonio Mastrovincenzo – e la Toscana ha già fatto l’accordo con i medici di base per somministrare il vaccino alle persone anziane, come avvenuto anche nel Lazio. Mi segnalano inoltre che ci sono ancora Rsa in cui la somministrazione non è neanche iniziata. E siamo in grande ritardo sulla vaccinazione delle persone disabili». Pensiero condiviso dal vicepresidente dem del Consiglio Andrea Biancani, che incalza l’assessore sull’accordo «con i medici di medicina generale».
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