Autorità portuale: Minervino torna in pole per il posto da segretario. Ancora da calendarizzare le audizioni del presidente nominato Garofalo

Autorità portuale: Minervino torna in pole per il posto da segretario. Ancora da calendarizzare le audizioni del presidente nominato Garofalo
di Andrea Taffi
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Mercoledì 12 Gennaio 2022, 05:50

ANCONA - Non ci sono ancora le date delle audizioni parlamentari per il presidente nominato dell’Autorità di sistema portuale Adriatico centrale, l’ingegner Vincenzo Garofalo. Per un porto senza governance e senza vertice della gestione da sei mesi non è il massimo della vita. Significa che con il doppio voto tra Senato e Camera e il decreto finale con le carte si arriverà almeno (almeno) a metà febbraio. 

 
Tempi lunghissimi
E per il segretario? I più ottimisti parlano di metà marzo, difficile ipotizzare di meglio. Anche perché la liturgia degli insediamenti prevede che tra i primi atti, il nuovo presidente debba nominare il comitato di gestione dopo le interlocuzioni con gli enti. Per il sistema Adriatico centrale si parla dei rappresentanti delle due Regioni coinvolte, oltre che dei principali centri: Ancona, Pescara e Pesaro. Cinque componenti che a spanne garantiranno al centrodestra la golden share (il sindaco di Pescara Masci è di Forza Italia) visto che il centrosinistra avrà i due voti dei capoluoghi marchigiani. Ma è il comitato di gestione che deve votare la proposta del presidente in merito al segretario generale. Senza l’organo esecutivo, niente vertice di gestione. Quindi siamo già arrivati alla fine di marzo, quando scadranno i soldi (40 milioni) del decreto portualità per Fincantieri firmato dalla De Micheli il 5 agosto del 2020 e bollinato il novembre successivo. 


Chi guiderà la struttura
La domanda successiva è chi potrebbe affiancare Garofalo in questo difficile compito di riprendere in mano un porto che il commissario Pettorino sta gestendo senza far mancare niente all’ordinaria amministrazione. I segretari della precedente mandata di governo portuale (quella terminata con la presidenza di Giampieri, per intenderci) rimasti sul mercato non sono molti: c’è Francesco Messineo, già titolare a Napoli, che aveva presentato il curriculum in entrambe le call per il presidente di Ancona.

Come segretario è una figura di spessore. 


I nomi che circolano
Ci sono altri due nomi che circolano ma con scarso ascendente sul ministero delle Infrastrutture: si tratta di Marco Sanguineri che è stato segretario a Genova e ora è rientrato nella sua posizione di partenza come direttore Pianificazione e sviluppo. Poi c’è Roberta Macii che è stata segretario dell’Autorità portuale di Civitavecchia, anche lei rientrata nell’alveo ordinario (è dirigente Area Contratti nel sistema Tirreno centrale). Tra quelli invece che potrebbero essere concupiti ci sarebbe un nome di alto profilo che conosce molto bene Ancona ma è sotto contratto a Bari dove è stato confermato alla scadenza del contratto senza neanche passare dal via. 


L’idea improbabile
Vespasiani ha un mandato alle spalle e uno nuovo avviato sempre con il presidente Ugo Patroni Griffi. Strada molto difficile ma se si tratta di competenze e di Marche-Abruzzo, Vespasiani - due mandati ad Ancona - insieme allo scaduto Paroli (ora a Livorno) è quello che ne sa più di tutti. Ripetiamo: strada molto improbabile. Poi ci sono le proposte dell’Abruzzo: il nome di Massimiliano Grasso, già in comitato di gestione a Civitavecchia, sembra non essere una pista ora molto battuta. Un nome che invece pare riscuota sempre un certo gradimento presso il governatore abruzzese Marsilio è quello del capitano di vascello Maurizio Minervino, da giugno 2020 direttore marittimo dell’Abruzzo. Ha preso le consegne dal pari grado De Carolis oggi direttore marittimo delle Marche. Minervino era favorito quando venne nominato Africano, poi non se ne fece nulla. Ora è tornato in pole position e pare che Marsilio non ne voglia sentire molte: piuttosto bisognerà capire che ne pensa Acquaroli e soprattutto l’ingegner Garofalo. 
 

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