Un patto per la gestione
comunitaria del territorio

Un patto per la gestione comunitaria del territorio
1 Minuto di Lettura
Domenica 5 Ottobre 2014, 16:28
ARCEVIA - Un patto fra cittadini e associazioni per la gestione comunitaria del territorio e del paesaggio. È lo scopo della Carta di Arcevia 2 per una nuova visione dell'agricoltura, nel rispetto della biodiversità e contro l'introduzione degli Ogm in Italia, che è stata approvata nella sede della cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il Cielo a Piticchio di Arcevia. Un anno fa, la prima Carta era stata sottoscritta anche da Vandana Shiva, attivista e ambientalista indiana. Il documento nasce dal contributo della Terra e il Cielo, Comune di Arcevia, Rees Marche, Forum dei Movimenti per la terra e il paesaggio delle Marche, affiancati in questo cammino anche da Acu Marche, Italia Nostra sezione di Arcevia, Slow Food Marche. La nuova Carta non cancella la prima ma aggiunge al concetto di «biologico» quello complementare di «comunitario». Fra le proposte, quella del sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi che lancia il progetto di una scuola per la lettura del paesaggio, mentre il vice presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena ha sottolineato che «il concetto di comunità è messo a repentaglio dalla crisi economica e dal debito». «Servono politiche keynesiane - ha detto - che prevedano investimenti pubblici per 50 miliardi di euro dedicati al recupero ambientale del territorio. Investimenti che non ammettano immediato profitto da parte di privati, ma il ristoro della comunità».





Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA