Manifestazione alla Fincantieri contro gli infortuni: «Troppi morti, serve il reato di omicidio sul lavoro» GUARDA IL VIDEO

Manifestazione alla Fincantieri contro gli infortuni: «Troppi morti, serve il reato di omicidio sul lavoro»
Manifestazione alla Fincantieri contro gli infortuni: «Troppi morti, serve il reato di omicidio sul lavoro»
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Lunedì 10 Ottobre 2022, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 10:56

ANCONA - Non solo in Italia, anche nelle Marche è un incubo senza fine. “Fermiamo la strage sul lavoro”: con questo slogan, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno proclamato un’ora di sciopero con assemblee, questa mattina  (lunedì 10 ottobre),  nelle principali aziende delle Marche e incontri con le varie Prefetture della regione. Ad Ancona si sta svolgendo la principale manifestazione regionale: si terrà presso lo scalo dorico, di fronte all’ingresso di Fincantieri, sotto l’arco di Traiano.

Infortuni sul lavoro, scioperi e assemblee nelle Marche

Per oggi sono previste circa 60 assemblee in tutte le Marche che coinvolgeranno circa 6mila lavoratori. L’obiettivo della mobilitazione è di chiedere più controlli, maggiore formazione e sicurezza.

Nelle Marche, da gennaio ad agosto 2022, si sono registrati 13.018 infortuni sul lavoro, circa il 23% in più rispetto allo stesso periodo del 2021.

Sono per lo più i giovani, under 19, a pagare il conto, e gli over 50: in queste fasce di età si concentra il 45% degli infortuni. Da gennaio ad agosto, i mortali sono stati 20 ovvero una media di 2,5 al mese. I settori più colpiti sono i trasporti e logistica con un incremento del 201%, le costruzioni dove l’aumento è del 37%, e i manifatturieri tra cui spiccano i metalmeccanici con un più 13,5%.

I sindacati: «Fondamentale sicurezza e prevenzione»

«Questo peggioramento - si legge in una nota dei sindacati marchigiani - ha precise responsabilità: nella gestione aziendale della sicurezza e della prevenzione, in un mercato del lavoro sempre più precario e irregolare nonché nel mancato rafforzamento del sistema pubblico dei controlli. La prevenzione si fa con la formazione/informazione vera, capace di coinvolgere tutti i soggetti: dalle istituzioni al sistema scolastico, dalla rappresentanza del mondo delle imprese a quella dei lavoratori. Per questo, la proclamazione dell'ora di sciopero con assemblee nei luoghi di lavoro, è solo la prima fase di un percorso che ci porterà alla manifestazione unitaria nazionale a Roma del 22 ottobre in cui verrà data visibilità e voce ai rappresentanti della sicurezza dei lavoratori e ad altre iniziative nei prossimi mesi».

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