«Una nuova epidemia entro il 2025»: l'allarme choc degli esperti Usa dopo la fine dell'emergenza Covid

Alcuni scienziati americani avrebbero messo in guardia la Casa Bianca dal rischio, nei prossimi due anni, di una nuova ondata del virus responsabile della pandemia di Covid-19

«Una nuova epidemia entro il 2025»: l'allarme choc degli esperti Usa dopo la fine dell'emergenza Covid
«Una nuova epidemia entro il 2025»: l'allarme choc degli esperti Usa dopo la fine dell'emergenza Covid
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Lunedì 8 Maggio 2023, 22:58 - Ultimo aggiornamento: 23:02

Alcuni scienziati americani avrebbero messo in guardia la Casa Bianca dal rischio, nei prossimi due anni, di una nuova ondata del virus responsabile della pandemia di Covid-19: in un rapporto preparato in vista della dichiarazione di fine-pandemia - rivela il Washington Post - vari esperti hanno concluso che il rischio di una nuova epidemia entro il 2025 sia del 20-40% entro il 2025.

Nuova epidemia nel 2025

Il pericolo in agguato è la comparsa una nuova variante del virus diversa da Omicron, ha rilevato il biologo Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, che ha condotto un'analisi statistica consegnata alla Casa Banca, sulle possibilità di una nuova ondata di casi di coronavirus. «Le probabilità che ciò accada, ossia che ci si trovi a fronteggiare un' ondata di infezioni come quelle causate dalla variante Omicron da oggi al 2025 - ha detto lo scienziato al Washington Post - sono circa il 40%». «Non vedo perchè un evento simile abbia meno probabilità di verificarsi oggi che nei primi due anni della pandemia - ha aggiunto - e anche se oggi la pandemia appare finita, un Covid endemico resta una forte preoccupazione per la salute».

A sostenere la sua teoria sono anche altri scienziati di altissimo livello come Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute, che hanno reso noto il rilevamento delle possibili varianti di 'lignaggio criptico', ossia ancora non identificate, ma che non hanno nulla a che fare con Omicron e che sono già state osservate negli Stati Uniti, nelle acque reflue.

Interpellata dal Washington Post, la Casa Bianca non ha per ora confermato di aver ricevuto il rapporto: «L'amministrazione ha conversazioni con un vasto gruppo di di esperti, su vari temi, sia all' interno che all'esterno del governo», ha dichiarato un portavoce in una email. 

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