Ancona, tre giapponesi sul trenino e l’autista che non fa sconti: «You pay, no pay? Scendete»

La scena comica: croceristi disorientati per il biglietto da pagare per il giro turistico

Ancona, tre giapponesi sul trenino e l’autista che non fa sconti: «You pay, no pay? Scendete»
Ancona, tre giapponesi sul trenino e l’autista che non fa sconti: «You pay, no pay? Scendete»
di Lorenzo Sconocchini
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Sabato 14 Ottobre 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 15:09

ANCONA Welcome to Ancona, capoluogo di una regione che proprio in questi giorni, alla fiera di Rimini, sciorina i suoi progressi nell’accoglienza turistica, con 1.942.007 arrivi registrati tra gennaio ed agosto e un +7,93% di stranieri che hanno scelto le Marche per le vacanze. Benvenuti ad Ancona, dove può capitare a un gruppo di croceristi appena sbarcati dalla Msc Armonia - intorno alle 15 di ieri - di provare a salire sul trenino turistico che fa il tour degli angoli più suggestivi del centro storico, salendo fino alla cattedrale di San Ciriaco. 


In coda alla fermata


Sono in coda nella fermata di piazza della Repubblica, proprio all’angolo tra via della Loggia e il teatro delle Muse.

Saranno una cinquantina, ma non tutti riescono a trovare posto nei due vagoncini trainati dalla motrice che formano il “trenino turistico ricreativo” di una ditta privata che (con ordinanza del 4 ottobre scorso) il Comune di Ancona, Corpo di polizia locale, ha autorizzato a fare l’itinerario circolare da piazza Duomo a piazza Duomo, dalle 9 del mattino alle ore 15, fino al 3 novembre prossimo.


E anche per chi riesce ad accomodarsi nei sedili con vista sulle bellezze di Ancona, per lo più viaggiatori stranieri, tra cui molti orientali, il giro turistico non fila via liscio. Dev’esserci qualche problema di comunicazione, se è vero che il conducente del trenino, che fa anche da bigliettaio-esattore, prova a farsi capire un po’ a gesti e un po’ con parole in Inglese. «Ten euro, ten euro», cerca di indicare il prezzo da pagare a tre turisti giapponesi, all’apparenza sui 65-70 anni, seduti nelle ultime file. Chi è in coda poco più dietro non capisce bene cosa rispondano i croceristi del Sol Levante (in quel momento passa un’ambulanza a sirene spiegate) ma evidentemente non danno soddisfazione all’autista, che si spazientisce. «No, no...», ripete per sei volte, accompagnandosi con eloquenti movimenti dell’indice a mo’ di tergicristallo. E va al dunque: «Signori. O scendete o pagate, forza, veloci, o pagate o scendete» e per farsi capire meglio si aiuta ancora con il linguaggio internazionale dei gesti, strofinando il pollice e l’indice, sperando realizzino finalmente che devono scucire dieci euro a testa. 
Quelli obiettano qualcosa nella loro lingua, ma si beccano un ultimatum. «Allora, pronti? Scendete forza», gli mette fretta l’autista-bigliettaio, preoccupato perché il trenino è fermo all’imboccatura di via della Loggia, proprio all’altezza del semaforo, e occupa metà carreggiata, con auto e pullman costretti a fare lo slalom per passare. 


L’assalto finale


I giapponesi non si schiodano dalle loro poltroncine, l’autista-bigliettaio prende tempo facendo pagare altri passeggeri. Poi torna dai giapponesi renitenti (o forse solo disorientati) per l’assalto finale. «Oh, ‘namo forza, forza veloce». E quelli ribattono sempre in giapponese. Niente. «No, no scendete, forza forza», prova a sfrattarli l’autista aprendo la portiera e invitandoli a gesti ad uscire.«Ahò pagamo o non pagamo? You pay, no pay», è l’ultimo appello in slang anglo-anconetano, davanti al quale i giapponesi - dopo 5 minuti di tira e molla - si arrendono (o finalmente capiscono) e porgono una banconota da 50 euro.
Dietro intanto altri croceristi (ne scendono in media 2.600 in ognuna delle 30 puntate stagionali della Msc Armonia) rinunciano alla coda. Una si rivolge a un tassista di piazza della Repubblica e chiede quanto costa la corsa fino al Duomo. Welcome to Ancona, Marche, Italy.
 

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